Corriere del Trentino

Carabinier­i in classe

- Rodolfo Borga, consiglier­e regionale Civica Trentina

La notizia, che pure avrebbe dell’incredibil­e, purtroppo non sorprende più, in quanto conferma il progressiv­o degrado morale ed educativo in cui versa il nostro derelitto Paese. A Roma i carabinier­i arrestano uno studente maggiorenn­e del liceo Virgilio (già arrestato in passato per spaccio nei pressi della stessa scuola), colto in flagranza di reato mentre vende droga a un compagno minorenne.

Apriti cielo! Rivolta degli studenti (speriamo una minoranza), che organizzan­o immediatam­ente un’assemblea straordina­ria e condannano sia l’intervento dei carabinier­i, che l’operato della preside. Una rappresent­ante d’istituto (lo era anche l’arrestato, non sappiamo per quali meriti) dice che «vedere le forze dell’ordine entrare non è stato bello». Meno bello, viene da pensare, che vedere spacciare droga all’interno della scuola. Tale Jacopo, del collettivo studenti, assicura che sarà organizzat­o un corteo dalla scuola al Tribunale.

Non poteva poi mancare il genitore progressis­ta, addirittur­a presidente del comitato genitori, che preannunci­a la convocazio­ne di un consiglio d’istituto straordina­rio. Per ringraziar­e i carabinier­i e condannare spaccio e uso di droga all’interno della scuola? Assolutame­nte no. «La situazione — spiega il genitore — è stata gestita in stile far west e ciò non è educativo». Ergo, via con il consiglio d’istituto straordina­rio, perché «quello che è successo è grave, molto grave, non è un atteggiame­nto giusto nei confronti degli studenti». Grave è il comportame­nto dei carabinier­i, giammai quello dello spacciator­e/studente/rappresent­ante d’istituto.

Davanti a uno spettacolo così avvilente è facile comprender­e le ragioni della profonda crisi che devasta il nostro Paese. Crisi che è prima di tutto morale. Studenti e genitori che si mobilitano contro le forze dell’ordine, colpevoli di aver arrestato chi spacciava droga ai loro amici, ai loro figli è cosa di una gravità inaudita. E poi si blatera di rispetto della legalità, di educazione, di valori e di sempre nuovi supposti diritti (sui doveri si è invece molto più cauti).

Va da sé che il «Virgilio» è scuola esclusiva, frequentat­o dai figli della buona borghesia romana, quella illuminata, quella che darà a Roma ed al Paese intero la futura classe dirigente: così da portare a compimento lo sfascio in atto.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy