«Siamo il rock puro »
I Negrita a Rovereto il 3 aprile. Il front-man critico «Il genere da noi è in crisi. Oggi c’è poca voglia di sperimentare»
Un gruppo in stato di grazia è in arrivo in regione. Parliamo naturalmente dell’irresistibile carica rock dei Negrita, che domenica 3 aprile saranno al Palasport di Rovereto (alle 21) per l’unica data regionale del «Club Tour 2016», organizzata da Fiabamusic.
« In realtà Rovereto sarà l’unico palazzetto dell’intero tour — racconta il front-man Pau — perché in regione non siamo riusciti a trovare un locale che facesse al caso nostro: questo non ci impedirà di trasformare il palazzetto in un grande club». La band aretina formata da Pau (voce e chitarra), Drigo (chitarra e voce), Mac (chitarra), Cristiano Dalla Pellegrina (batteria), Guglielmo Ridolfo Gagliano (tastiere e violoncello) e Giacomo Rossetti (basso) ha appena pubblicato 9 Live&Live, cofanetto che comprende un cd live con gli inediti I tempi cambiano (scritta da Ligabue) e Quelli
che non sbagliano mai e il dvd Under The Skin sulla realizzazione dell’ultimo album.
«Stiamo attraversando un buon momento – continua la voce del gruppo – e abbiamo deciso di pubblicare questo cofanetto perché avevamo parecchio materiale a disposizione. Ci sono nove brani tratti dall’ultimo album registrati dal vivo nel 2015 al Forum di Assago, due inediti e il restyling di Se sei l’amore, oltre a un documentario di mezz’ora girato in Irlanda. Un cofanetto molto ricco che testimonia bene il momento che stiamo vivendo: la discografia sta vivendo un periodo critico quindi ci piace diversificare l’offerta, anche perché è anche il modo più divertente per fare questo lavoro».
Il Club Tour sta facendo registrare il tutto esaurito ovunque e anche Rovereto non fa eccezione con oltre mille biglietti già staccati in prevendita. C’è da aspettarsi uno show ad alto tasso adrenalinico come conferma lo stesso Pau: «Dico solo che io perdo un paio di chili alla fine di ogni serata. Si tratta di due ore di musica non stop piuttosto violente, dato che abbiamo deciso di puntare sui pezzi più rock tratti dai nostri primi tre al- bum. Questo inevitabilmente penalizzerà altri dischi come l’ultimo, di cui eseguiremo un paio di pezzi, ma che è stato beneficiato già di un doppio tour tra sessione estiva e invernale».
I Negrita si confermano una delle eccellenze del rock made in Italy ma cosa ne pensa Pau dello stato dell’arte nel Belpaese? «Citando un amico fotografo direi che in Italia si parla tanto di rock ma se ne fa pochissimo. Tolti i gruppi della mia generazione non vedo un panorama molto florido. Sarei felice di scoprire una band che sappia esprimere dal vivo un’autentica potenza di fuoco, anche se ci sono delle eccezioni che però tendono a rimanere in un ambito di nicchia».
Quale il segreto quindi per diventare i Negrita? «Noi veniamo dalla provincia e negli anni ’80 la nostra sete musicale era onnivora proprio perché arrivava poco. Ora c’è un eccesso di offerta ma forse manca la curiosità di sperimentare, viaggiare e contaminare: la curiosità aggiunta a una chitarra crea macedonie e miscellanee nuove, che sono il sale di questo mestiere oltre alla libertà di non avere schemi preconcetti».