Corriere del Trentino

Sci, troppi maestri stranieri: arriva il giro di vite

Stanchina: «Cambiare? Sì, ma a piccoli passi»

- Pagliuca

La Provincia si prepara ad adottare «misure per regolament­are il fenomeno di esercizio improprio della profession­e di maestro di sci». Il giro di vite dovrebbe arrivare entro dicembre.

TRENTO Discese abusive e giochi d’astuzia. Il caso è quello dei maestri di sci stranieri che arrivano in Trentino, a migliaia ogni anno, con in tasca poche e discutibil­i licenze, mettendosi alla testa di gruppi di sciatori improvvisa­ti.

Problema di sicurezza? Certo, ma non solo. «C’è un evidente conflitto di interessi tra i gestori di hotel e funivie che spingono per un turismo invernale quanto più possibile libero e aperto, e i maestri di sci trentini che invece chiedono maggiore rigore» commenta Renato Stanchina, responsabi­le del Servizio turismo e sport della Provincia.

Una diatriba, spesso coperta da formule di rito, che fa gioco agli irregolari. La normativa, infatti, prevede che, nel pieno rispetto della libera circolazio­ne dei profession­isti negli stati europei, i maestri di sci stranieri possano fare domanda per esercitare temporanea­mente (massimo 2 settimane) in Trentino. Domanda che passerà poi al vaglio del Servizio turismo di Piazza Dante che dovrà valutare l’idoneità dei titoli. «Solo l’anno scorso ne abbiamo ammessi quasi duemila» precisa Stanchina. Ma il problema è chi resta fuori: i «rifiutati», che non demordono e ci provano lo stesso. E se poi vengono scoperti, poco male: pagano una sanzione.

Già, ma scoprirli non è semplice, perché se il primo controllo è affidato alla Provincia, il secondo, sulle piste, passa in carico alle forze dell’ordine, spesso impegnate in attività di altro tipo, come ad esempio la sicurezza. «A ciò si aggiunge la confusione normativa — riflette il dirigente — a livello europeo abbiamo abilitazio­ni rilasciate con parametri molto diversi, in alcuni casi sono idoneità molto blande, in altri sempliceme­nte non esistono. Si veda il Belgio, ad esempio».

E allora cosa si fa? Si interviene di strategia, rivolgendo­si al caro vecchio mercato. «L’intenzione è quella di rafforzare le collaboraz­ioni con i tour operator stranieri, attraverso il coinvolgim­ento di Trentino marketing e del Collegio dei maestri di sci trentini, in modo che nell’organizzaz­ione dei viaggi per le loro comitive facciano riferiment­o ai nostri profession­isti» spiega Stanchina, citando quanto indicato nel piano di gestione della Provincia. Documento dal quale si apprende che la Provincia adotterà «misure atte a regolament­are il fenomeno di esercizio improprio della profession­e di maestro di sci, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa europea, entro dicembre 2016».

Che tradotto significa, appunto, far incontrare domanda e offerta. Sperimenta­zione, per altro, già avviata e che, secondo il dirigente, avrebbe portato a diversi migliorame­nti già in questa stagione, motivo per cui dal mese di aprile riprendera­nno gli incontri a ritmo serrato, primi tra tutti con Belgio e Polonia.

«La verità è che gli interessi in gioco sono molti e molto alti, e appena si parla di cambiare sistema, i timori prendono il posto dei buoni propositi. Dunque, meglio agire un passo alla volta, senza rivoluzion­i, ma andando a ottimizzar­e ciò che già esiste» conclude Stanchina.

Il funzionari­o «Con tour operator, Trentino marketing e Collegio vogliamo lanciare una sinergia»

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 ??  ?? Sulle piste Un maestro di sci della scuola del Bondone mentre insegna a sciare ad alcuni ragazzi. Sono sempre di più i maestri di sci al seguito delle comitive provenient­i dall’estero
Sulle piste Un maestro di sci della scuola del Bondone mentre insegna a sciare ad alcuni ragazzi. Sono sempre di più i maestri di sci al seguito delle comitive provenient­i dall’estero
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 ??  ?? Discesa In alto, una discesa notturna e una seggiovia
Discesa In alto, una discesa notturna e una seggiovia

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