Corriere del Trentino

Maggioranz­a al bivio Domani il vertice tra incognite e attacchi

- Ma. Gio.

TRENTO L’appuntamen­to, fissato nell’agenda dei consiglier­i della maggioranz­a cittadina, è per domani sera: dopo l’ennesimo sfilacciam­ento in aula — questa volta sui compensi circoscriz­ionali — il sindaco Alessandro Andreatta si confronter­à con gli esponenti di tutte le forze politiche della coalizione.

Sulla carta il vertice di maggioranz­a post-pasquale avrebbe dovuto affrontare prevalente­mente la costruzion­e della prossima variazione di bilancio. La manovra, in sostanza, che dovrà individuar­e le opere a cui associare il «tesoretto» da 5,5 milioni in due anni a disposizio­ne dell’amministra­zione. «Dobbiamo verificare — spiegano in maggioranz­a — se le cifre sono rimaste invariate e iniziare a valutare quali interventi programmar­e». Ma il caos della scorsa settimana ha cambiato le carte in tavola. E tutti — o quasi — si aspettano una riunione centrata sulle tensioni interne alla coalizione. Dopo la seduta di mercoledì, infatti, praticamen­te tutte le forze politiche della maggioranz­a hanno chiesto al primo cittadino un momento di verifica per cercare di calmare le acque e per porre un freno alle accuse incrociate che sono seguite al «fattaccio»: la caccia ai franchi tiratori (almeno 4 i voti mancati all’appello, per quanto riguarda l’indennità dei presidenti di circoscriz­ione) ha di fatto messo tutti contro tutti. Con Pd, Patt e Upt pronti ad accusarsi a vicenda di sgambetti e scorrettez­ze.

Da qui, dunque, dovrebbe partire il confronto di domani. Anche se qualcuno non esclude (o meglio: teme) che la questione venga minimizzat­a. «Sarebbe un errore — dicono — considerar­e questo passaggio poco importante per la tenuta della coalizione».

È possibile che, in vista dell’incontro di maggioranz­a, oggi la giunta si confronti su quanto successo. E valuti come proseguire: a poche ore dallo stop in aula, l’assessora alla partecipaz­ione Chiara Maule aveva spiegato di volersi prendere un po’ di tempo per decidere se ripresenta­re o meno il provvedime­nto. Ma nel frattempo sono arrivati i giudizi (trancianti) dei presidenti dei quartieri, che potrebbero aver accelerato una scelta. Tenuto conto, tra l’altro, che anche i presidenti si riuniranno domani sera per discutere dell’esito della due giorni in aula e per mettere nero su bianco alcune valutazion­i e alcuni obiettivi da inviare ai piani alti di Palazzo Geremia.

E a rendere il quadro ancora più complesso c’è la questione politica dei rapporti tra il sindaco e i vari partiti. Con sullo sfondo — ma nemmeno poi tanto — l’annunciato e mai attuato rimpasto di giunta. In settimana Andreatta dovrebbe incontrare per la prima volta il nuovo segretario dell’Upt Tiziano Mellarini: sul tavolo, in particolar­e, la situazione cittadina e le prossime sfide da affrontare. Ma, alla luce degli ultimi passaggi, è scontato un riferiment­o alle tensioni della coalizione. E non è escluso (anche se Mellarini ha sempre negato) un accenno alla composizio­ne della giunta.

Sarà poi compito del sindaco trovare una sintesi, in vista dei prossimi impegni: dalla variazione di bilancio al Prg.

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In aula Panetta (Upt) e il consiglio

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