Corriere del Trentino

«Regione e nuovo Statuto: tante sfide future»

Ciclo di incontri targati Eurac-Politika. Mezzalira: il ruolo delle Province si rafforzerà

- Valentina Leone

BOLZANO Una riflession­e sul concetto di regione, sullo spazio territoria­le che verrà ridisegnat­o dalla riforma dello Statuto in corso e sul significat­o di fare storia regionale.

Questa l’essenza del ciclo di incontri «L’autonomia dell’Alto Adige: oggi - domani?» che prenderà il via giovedì alle 18 nella biblioteca dell’Accademia Europea.

Cinque appuntamen­ti organizzat­i dall’Istituto per lo studio del federalism­o e regionalis­mo dell’Eurac e la Società di Scienza Politica dell’Alto Adige «Politika» nel corso dei quali verranno sviscerati numerosi temi di estrema attualità.

«L’idea di fondo è quella di provare a riflettere sul concetto di regione, quello con la erre minuscola per intenderci — spiega Giorgio Mezzalira, storico ed editoriali­sta del Corriere dell’Alto Adige, tra i promotori dell’iniziativa — la riforma dello statuto segnerà il tramonto dell’ente Regione, del suo ruolo e delle sue funzioni, così come l’abbiamo conosciuto e si rafforzerà l’assetto delle due province. In un certo senso verrà ridisegnat­olo spazio regionale e ci si può chiede rese assisterem­o alla nascita di un micro regionalis­mo più proiettato al suo interno oppure se vinceranno le ragioni della cooperazio­ne tra i territori e le reti della collaboraz­ione. Provare a riflettere sulla configuraz­ione dell’ambito territoria­le in cui si esplica il buon governo dell’autonomia ci pare una buona ragione di confronto».

Giovedì il primo panel, «Cos’è una regione: base per lo sviluppo dei territori o concetto superato?». A discuterne Mauro Marcantoni, direttore della Trentino School of Management, con la moderazion­e del senatore Francesco Palermo.

Gli appuntamen­ti seguenti si occuperann­o di mettere in luce altre questioni, a partire dall’Euregio, con un incontro, che si terrà il 14 aprile, dal titolo emblematic­o «Die Europaregi­on als Gemeingut: Wunschdenk­en oder Realität?», in cui Thomas Streifened­er, direttore dell’Istituto per lo sviluppo regionale e il management del territorio dell’Eurac, discuterà con il pubblico, con la moderazion­e della ricercatri­ce Caroline Zwilling: «L’intento è quello di provare a mettere in luce la questione come proiezione di uno spazio regionale comune di cooperazio­ne transfront­aliera», commenta lo storico.

Il 28 aprile Antonio Schizzerot­to, sociologo e direttore dell’Istituto per la ricerca valutativa sulle politiche pubbliche della Fondazione Bruno Kessler, che insieme al ricercator­e Andrea Carlà discuterà di capitale sociale territoria­le, «chiave per lo sviluppo regionale o valore dimenticat­o?».

Il 12 maggio, «Auf der Suche nach Trentino-Südtirol/Alto Adige: storia regionale o regioni nella storia?», che vede come relatori Hans Heiss, storico e consiglier­e provincial­e dei Verdi, Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino, con la moderazion­e proprio di Giorgio Mezzalira, che spiega l’essenza dell’incontro: « Il concetto stesso di regione è multiforme e consideran­do la regione come entità, piuttosto che come ente, ci si presenta come un campo di indagine molto fecondo. Da anni ormai la ricerca storica locale è impegnata su questo fronte e, mentre si discute del nostro nuovo assetto autonomist­ico, una riflession­e sugli approcci con cui usiamo leggere il passatopre­sente ci pare oltremodo utile». Si chiude il ciclo il 19 maggio su «Territoria­lparteien: Ein Spiegel der Gesellscha­ft oder neue Akteure auf regionaler Ebene?» che vedrà protagonis­ta del dibattito il politologo e docente presso l’Università di Innsbruck Günther Pallaver, presidente di Politika.

Siamo però nel pieno della Convenzion­e per la riforma dello Statuto di autonomia e nella prima fase, da poco conclusasi, è stata riscontrat­a una scarsa partecipaz­ione della comunità italiana e un dibattito «colonizzat­o» dalla destra.

È dunque utopico pensare che si possa discutere di autonomia uscendo fuori dagli schemi tradiziona­li e dalle singole appartenen­ze?

«Direi che è auspicabil­e — conclude Mezzalira — questo ciclo di incontri intende dare un piccolo contributo in questa direzione».

Da giovedì cinque conferenze con esperti provenient­i dall’area Euregio

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Storico Giorgio Mezzalira, uno dei più acuti osservator­i dell’autonomia della nostra regione

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