Corriere del Trentino

IL PD, LA GIOVANE BOZZARELLI E UN FUTURO TUTTO DA SCRIVERE

- Il caso di Luca Malossini Giovanni Bazzanella, TRENTO

È una bella ventata di novità sapere che nel Pd i giovani vogliono dire la loro. Sono un attempato elettore di sinistra e anch’io, come molti altri, sono deluso da quanto vedo, e non da oggi. Rispetto però al lettore che su questo giornale ha scritto di non recarsi più alle urne, io al voto non rinuncio. Non cambierà il mondo però mi aiuta a sentirmi importante. Ho appreso che nel Pd c’è una prima candidatur­a per la segreteria, quella di Elisabetta Bozzarelli. Non conosco la giovane che ha deciso di smuovere le acque. Ma il solo fatto che abbia avuto il coraggio di mettere fuori la faccia e di rompere il balletto, in verità poco edificante di chi un giorno dice che vuole fare il segretario e un altro giorno afferma che forse è meglio aspettare, merita una menzione. Seguirò con attenzione la campagna di questa candidata nella speranza di non ascoltare frasi fatte o discorsi inutilment­e ridondanti. Il Pd trentino, per quello che posso vedere dall’esterno, ha urgenza di tornare a essere una squadra e a incidere nelle scelte di governo. Molto spesso invece sono i litigi ad affollare le cronache. Così non va bene. Noi elettori chiediamo altro, vogliamo sapere cosa il Pd pensa sulla scuola oppure quali sono le alternativ­e per dotare il Trentino di una viabilità non penalizzan­te per l’ambiente e i turisti. Ci piacerebbe poi sapere quali sono le idee del Pd in merito al nuovo Piano regolatore della città di Trento. Insomma, un partito di governo vero, non appiattito su scelte altrui. Consapevol­e di essere all’interno di una coalizione, ma non per questo a rimorchio di altre forze politiche. Da Elisabetta Bozzarelli mi aspetterei tutto ciò. Spero di non chiedere molto.

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