Anello ciclabile del Garda, via libera e risorse da Roma
Piano interregionale. Gilmozzi da Delrio: «Sistema integrato con ferrovia e navigazione»
TRENTO Un percorso di 140 chilometri, un anello ciclabile unico in Europa. Il via libera al progetto voluto dal Trentino assieme a Veneto e Lombardia è arrivato giovedì pomeriggio da Roma.
Nella capitale l’assessore alle Infrastrutture Mauro Gilmozzi ha incontrato, assieme agli omologhi lombardo e veneto Mauro Parolini e Federico Caner, il ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Graziano Delrio che ha dato il proprio parere favorevole al completamento dell’opera. Secondo quanto riportato da Piazza Dante, il ministro ha assunto inoltre «un preciso impegno al reperimento delle necessarie risorse statali» comunicando l’intenzione di inserire il progetto tra quelli finanziati nel piano nazionale che comprende anche il progetto «Vento» della ciclabile del Po’.
L’anello del Garda è in parte già realizzato e, una volta completato, sarà un percorso ciclabile di oltre 140 chilometri. Gilmozzi parla di «un deciso passo in avanti per la definitiva realizzazione dell’opera dell’area del Garda che si candida così a diventare la capitale europea del cicloturismo». E aggiunge: «Avevo proposto ai miei colleghi questo incontro con il ministro nella convinzione che il progetto potesse avere un’indubbia valenza di carattere nazionale. Siamo quindi soddisfatti dell’impegno preso da Delrio nel sostenere finanziariamente l’opera. Per il Trentino si tratta di un ulteriore tassello che si inserisce in una prospettiva più ampia che il ministro Delrio ha detto di condividere, quella di un collegamento ferroviario fra il centro Europa e l’area del Garda dove i turisti possano trovare un sistema di mobilità innovativo e integrato che coinvolga la ferrovia e la navigazione. Dietro all’infrastruttura va costruito anche il prodotto turistico, al quale l’assessore Michele Dallapiccola sta lavorando, definendo con i colleghi strategie e interventi».
Un impegno interregionale che sarà sancito da un protocollo di intesa con i ministeri dei Beni e attività culturali, Turismo, Ambiente e tutela del territorio. Gli amministratori di Trentino, Veneto e Lombardia annunciano l’inizio del reperimento dei fondi e l’attivazione di un gruppo di lavoro che renda omogenei i progetti esistenti. Infine il riferimento è all’indotto annuo del turismo su due ruote che, stimano gli assessori, «è tra i 110.000 e i 350.000 euro».
Il ministro Pensiamo a un modello che permetta ai turisti di muoversi liberamente in Europa e in Italia