N.a.n.o: il mio ritorno sarà rock
Pergine, appuntamento il 28 aprile. Ci saranno anche Groff e i Bastard
Il Dimenticato.io segna il ritorno in grande stile di Emanuele Lapiana, in arte N.a.n.o., che il 28 aprile si materializzerà al Teatro di Pergine (alle 21) in un evento musicale nel segno del rock e di tanti ospiti. In realtà nessuno ha mai dimenticato il musicista trentino che nella metà degli anni ’90 è stato l’anima dei C.o.d., la band locale più talentuosa uscita dai confini regionali grazie a un disco come La velocità della luce (1999).
Sul palco assieme al N.a.n.o. (voce, chitarra e mandolino elettrico) ci saranno altri due compagni di quell’avventura come Fabrizio Casali (basso) e Gerardo Gambin (batteria) oltre ai più giovani Thomas Pincigher (chitarra) e Davide Dalpiaz (tastiere). Un quintetto dalle coordinate squisitamente rock che presenterà pezzi inediti e brani dal repertorio dei C.o.d. e dei dischi solisti a firma N.a.n.o. Ai già annunciati Johnny Mox e Felix Lalù si aggiungeranno ospiti come Daniele Groff, The Bastard Sons Of Dioniso e Anansi in un autentico happening della miglior scena musicale trentina. L’ingresso è di 15 euro (12 ridotto).
«Il Dimenticato.io» è il preludio a un nuovo album dopo cinque anni di silenzio?
«Per ora questo concerto è il ritorno alla dimensione live in una formazione dal taglio decisamente rock. Con Fabrizio e Gerry torniamo a suonare assieme dalla fine dei C.o.d. (dal disco Preparativi per la fine del 2005, ndr.) e suoneremo tutto dal vivo, senza l’ausilio di nessuna base elettronica: ci eravamo ritrovati un anno fa, accomunati dal dolore per la morte di Dennis Pisetta (ex chitarrista dei Cod, ndr.). Ho una gran voglia di risperimentare l’alchimia che si crea tra persone che suonano assieme. In scaletta ci saranno alcuni inediti e diverse canzoni dal mio repertorio solista e naturalmente dei Cod, riarrangiate e reinterpretate da una serie di ospiti che si alterneranno sul palco. L’idea è di pubblicare prossimamente un ep o un vero e proprio album, per il quale c’è l’interesse di alcune etichette nazionali».
La dimensione elettronica che aveva caratterizzato dischi come «Mondo Madre» (2007) e «I Racconti dell’amore malvagio» (2011) è stata quindi accantonata?
«Non ho smesso di fare elettronica, diciamo che l’ho convogliata in un altro progetto, dalle forme più vicine al reading sul tema dell’insuccesso, col quale penso di uscire allo scoperto alla fine di maggio. Ho da poco cambiato lavoro che mi consente di avere più tempo per la musica e in questo periodo ho avuto modo di scrivere molto».
Cosa ne pensa dell’attuale scena musicale trentina?
«La trovo sempre molto viva
Il futuro «Il Dimenticato.io» sarà un grande evento Il prossimo disco? Con un’etichetta nazionale
anche se si fa più fatica a suonare dal vivo. Mi sembra che a livello locale si stia creando il tessuto artistico-economico per favorire lo sviluppo di questa scena. Di recente ho avuto modo di collaborare con Daniele Groff e The Bastard Sons Of Dioniso, che mi sono piaciuti moltissimo. Anche Piero Fiabane sta facendo un ottimo lavoro portando sul territorio artisti importanti. Ho una gran voglia di tornare a dire la mia suonando dal vivo».