CONTRASTARE L’IGNORANZA
Al Festival dell’economia di Trento è possibile partecipare a una serie di eventi su temi che spaziano dalle migrazioni al ruolo delle città, dall’evasione fiscale all’innovazione. Si tratta di un’occasione per confrontarsi su argomenti di grande attualità con un approccio che pone al centro un’analisi rigorosa dell’evidenza empirica. Un’opportunità notevole, dato che la discrepanza tra realtà e percezione della stessa è spesso elevata. Uno studio della Banca d’Italia sulla conoscenza dei dati economici da parte dei consumatori mostra come solo un terzo sia in grado di fornire un livello per il tasso di inflazione registrato nei dodici mesi precedenti e il valore fornito, +4,5%, è in media molto diverso da quello effettivo al momento dell’indagine (-0,1%). Un’indagine condotta in quattordici Paesi sviluppati su vari aspetti della società, quali l’aspettativa di vita, il livello di disoccupazione o la percentuale di immigrati nella popolazione, vede l’Italia nella poco invidiabile prima posizione in termini del cosiddetto «indice di ignoranza», che misura la non accuratezza delle risposte.
Il ruolo dell’informazione è centrale nel formare, e potenzialmente quindi anche nel distorcere, la percezione della realtà. Nicola Mastrorocco e Luigi Minale, rispettivamente della London School of Economics e dell’Università Carlos III di Madrid, in un recente studio indagano tale fenomeno riguardo alla percezione del tasso di criminalità. Mentre i dati statistici ne mostrano un leggero calo, più dell’80% della popolazione ritiene che la criminalità sia invece in aumento. La ricerca mostra come l’introduzione del digitale terrestre riduca l’esposizione a notizie sulla criminalità, poiché gli spettatori guardano i nuovi canali digitali a discapito di Rai e Mediaset, che tendono a dare molto peso a simili notizie. Gli autori spiegano come una ridotta esposizione a notizie sulla delinquenza riduca la preoccupazione, nonostante il tasso di criminalità effettivo non cambi. Significativamente, l’effetto è molto forte per la popolazione anziana, per cui la televisione è il principale mezzo di informazione. Verosimilmente una popolazione indotta a ritenere, in maniera errata, che la criminalità sia in continuo aumento chiederà ai propri rappresentanti di agire di conseguenza. Si dice spesso «fatti, non parole»: il Festival dell’economia rappresenta una preziosa opportunità per parlare dei fatti, premessa indispensabile a un’azione politica che non sia mera propaganda.