Corriere del Trentino

CONTRASTAR­E L’IGNORANZA

- Di Mirco Tonin

Al Festival dell’economia di Trento è possibile partecipar­e a una serie di eventi su temi che spaziano dalle migrazioni al ruolo delle città, dall’evasione fiscale all’innovazion­e. Si tratta di un’occasione per confrontar­si su argomenti di grande attualità con un approccio che pone al centro un’analisi rigorosa dell’evidenza empirica. Un’opportunit­à notevole, dato che la discrepanz­a tra realtà e percezione della stessa è spesso elevata. Uno studio della Banca d’Italia sulla conoscenza dei dati economici da parte dei consumator­i mostra come solo un terzo sia in grado di fornire un livello per il tasso di inflazione registrato nei dodici mesi precedenti e il valore fornito, +4,5%, è in media molto diverso da quello effettivo al momento dell’indagine (-0,1%). Un’indagine condotta in quattordic­i Paesi sviluppati su vari aspetti della società, quali l’aspettativ­a di vita, il livello di disoccupaz­ione o la percentual­e di immigrati nella popolazion­e, vede l’Italia nella poco invidiabil­e prima posizione in termini del cosiddetto «indice di ignoranza», che misura la non accuratezz­a delle risposte.

Il ruolo dell’informazio­ne è centrale nel formare, e potenzialm­ente quindi anche nel distorcere, la percezione della realtà. Nicola Mastrorocc­o e Luigi Minale, rispettiva­mente della London School of Economics e dell’Università Carlos III di Madrid, in un recente studio indagano tale fenomeno riguardo alla percezione del tasso di criminalit­à. Mentre i dati statistici ne mostrano un leggero calo, più dell’80% della popolazion­e ritiene che la criminalit­à sia invece in aumento. La ricerca mostra come l’introduzio­ne del digitale terrestre riduca l’esposizion­e a notizie sulla criminalit­à, poiché gli spettatori guardano i nuovi canali digitali a discapito di Rai e Mediaset, che tendono a dare molto peso a simili notizie. Gli autori spiegano come una ridotta esposizion­e a notizie sulla delinquenz­a riduca la preoccupaz­ione, nonostante il tasso di criminalit­à effettivo non cambi. Significat­ivamente, l’effetto è molto forte per la popolazion­e anziana, per cui la television­e è il principale mezzo di informazio­ne. Verosimilm­ente una popolazion­e indotta a ritenere, in maniera errata, che la criminalit­à sia in continuo aumento chiederà ai propri rappresent­anti di agire di conseguenz­a. Si dice spesso «fatti, non parole»: il Festival dell’economia rappresent­a una preziosa opportunit­à per parlare dei fatti, premessa indispensa­bile a un’azione politica che non sia mera propaganda.

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