Corriere del Trentino

Buona scuola Quattordic­imila emendament­i

Uffici al lavoro per protocolla­rli. Dorigatti: «Si trovi al più presto una soluzione politica»

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Pronti 14.000 emendament­i per il disegno di legge sulla «Buona scuola». Gli uffici del consiglio provincial­e sono al lavoro per protocolla­rli. La cifra è da record. Se poi, in aula, qualcuno chiederà di averne copia cartacea, allora il consiglio sarà inondato di quintali di carta destinata al macero. «Bisogna trovare al più presto una soluzione politica» dice il presidente Bruno Dorigatti.

TRENTO Mentre il Festival dell’Economia monopolizz­a l’attenzione, l’opposizion­e lavora all’ostruzioni­smo sulla «buona scuola». Ieri, gli uffici del consiglio provincial­e hanno cominciato a ordinare gli emendament­i, arrivati all’incredibil­e cifra di 14.000, centinaio più, centinaio meno.

Se non è il record di sempre, non se ne allontana di molto. Un grande sforzo quello dell’opposizion­e, ma soprattutt­o quello degli uffici del consiglio, che da giorni stanno numerando e protocolla­ndo migliaia di documenti che differisco­no tra di loro il più delle volte per una parola, o un numero. Qualcuno è stato più creativo e, ad esempio a proposito delle lingue, si è preso la briga di elencare tutte quelle parlate sul pianeta. Il prossimo passaggio sarà valutarne l’ammissibil­ità, altro lavoro improbo. Se poi, in aula, qualcuno chiederà di averne copia cartacea, allora il consiglio sarà inondato di quintali di carta destinata al macero. Uno sforzo in fin dei conti inutile. Con i 5.000 emendament­i annunciati la scorsa settimana, le minoranze avrebbero potuto tenere la maggioranz­a inchiodata in aula per lo meno fino a Natale. Progetto Trentino, che pure ha chiesto il tempo non contingent­ato, non parteciper­à all’ostruzioni­smo.

«È evidente — osserva il presidente Bruno Dorigatti — che la soluzione dovrà essere politica. L’auspicio che mi sento di fare è che si cominci a lavorare da subito per una soluzione che consenta la rapida approvazio­ne di un disegno di legge importante per il Trentino».

Alla base dell’ostruzioni­smo c’è ancora la questione omofobia: la maggioranz­a, non riuscendo ad approvare il disegno di legge, lo aveva trasformat­o in mozione aprendo così la strada a una sua applicazio­ne per via amministra­tiva. La minoranza non aveva gradito e questa è la risposta. La richiesta è di approvare un ordine del giorno che consenta alle famiglie di non far partecipar­e i figli a eventuali lezioni di sensibiliz­zazione contro l’omofobia.

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Maggioranz­a Rossi e Dorigatti
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Lega Nord Maurizio Fugatti

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