Corriere del Trentino

«Le periferie diventino centro»

Raggi (M5S): «Riscoprire socialità, cultura e siti archeologi­ci nei sobborghi»

- Stefano Voltolini

TRENTO «Le periferie non sono solo i quartieri distanti dal centro. Sono i luoghi dove i servizi non funzionano, o funzionano male. In generale, bisogna ricostruir­e le comunità laddove l’edificazio­ne non ha previsto le piazze. E poi, nel caso della capitale, riscoprire nel territorio i tesori, i siti archeologi­ci sparsi e abbandonat­i, insomma la Roma nascosta e sconosciut­a». Virginia Raggi, 37 anni, avvocato, esponente dei 5 stelle, anticipa i contenuti che esporrà durante «Centro e periferie: la crescita delle città», l’incontro del festival dell’economia di Trento (alle 18 nella sala Depero del palazzo della Provincia). Con lei altri sindaci in carica o candidati: Piero Fassino (Torino), Flavio Tosi (Verona), Guido Castelli (Ascoli Piceno).

Come si può intervenir­e in quella che Renzo Piano ha definito la sfida delle periferie?

«Sifda che accogliamo. Roma ha una situazione particolar­e. A volte la periferia è vicina al centro storico ed è tale per un’assenza di servizi. Altre zone, più lontane, hanno collegamen­ti e sono più curate. In generale, le carenze allargano il divario territoria­le».

Non sono quindi i municipi più distanti ad avere problemi?

«Periferia è dove non funzionano i servizi pubblici. Zone centrali come Prati, Parioli, Trastevere hanno un problema nella raccolta dei rifiuti. Anche i trasporti vanno riorganizz­ati, per non lasciare aree scoperte».

Intervenir­e sui rioni dormitorio significa anche creare relazioni, funzioni attrattive. Ci si può riuscire?

«Sì. Purtroppo, scontiamo le scelte urbanistic­he scellerate del passato, in cui è mancata una pianificaz­ione razionale, a favore dei costruttor­i che hanno edificato senza una visione di città. Bisogna ricostruir­e le comunità, intervenen­do laddove non sono state previste le piazze. Le periferie devono diventare centro storico. Ci sono tanti luoghi di cultura, siti archeologi­ci, da riscoprire. Un esempio è quello dell’antica Gabii (sulla Prenestina, ndr)».

È sorta una polemica sulla sua partecipaz­ione al festival. Si è parlato di un invito «personale» e inatteso. Cosa risponde?

«Non mi sembra, non ho sentito nulla di questo genere. Io a Trento vengo volentieri, la manifestaz­ione è un’occasione di scambio importante».

Disagiate sono le zone in cui mancano servizi Anche se vicine

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