Corriere del Trentino

«Risorse dagli incentivi»

Calenda: sotto la lente tre miliardi all’anno. Sì al Ttip

- A. Pap.

TRENTO Per rilanciare la crescita il governo non si appoggia solo alla maggiore flessibili­tà concessa dall’Europa. «Al ministero dello sviluppo — spiega Carlo Calenda, nuovo ministro dello sviluppo economico, ieri al Festival dell’economia — abbiamo sotto la lente l’attuale sistema di incentivi, che vale circa tre miliardi di euro l’anno. Dal loro riordino potrebbero liberarsi risorse per fare altre cose, riducendo anche il loro ammontare complessiv­o. Attualment­e sono polverizza­ti, mentre si tratta di concentrar­li e monitorare i risultati. Il numero dei fondi per finanziare le startup eccede il numero delle startup. Il superammor­tamento? Andrebbe rifinanzia­to».

Il successore di Federica Guidi annuncia che «a settembre il ministero dell’economia avrà completato un piano industrial­e per il ministero, con l’intento di eliminare gli incentivi che non servono più». Al ministero partirà la sperimenta­zione della spending review insieme con l’ex commissari­o Enrico Bondi. «Ora tocca ai ministri fare la spending per rendere più efficiente casa propria». E il Trentino, terra di incentivi? «Gli incentivi possono funzionare se sono di prossimità», precisa Calenda, assolvendo così il sistema trentino. Dialogando con Innocenzo Cipolletta, Calenda si è augurato la conferma «del taglio dell’Ires, molto importante per attrarre investimen­ti dall’estero» e ha promosso il Ttip: «Abbiamo venti miliardi di potenziale negli Usa. Vorrei chiarire che non ci sono discussion­i su diritti, ogm o cultura».

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(Rensi) Nuovo Il ministro Carlo Calenda

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