Coop agricole, 200 nuovi assunti Fatturato totale in calo del 4%
Rigotti: più attenzione dall’Ue. Dallapiccola: promozione anche con i prodotti
TRENTO In un anno l’agricoltura trentina, al 90% aderente al sistema cooperativo, ha aumentato di oltre 200 unità i suoi addetti. Se ne è parlato ieri al convegno delle coop agricole, un’area da 995 milioni di euro di fatturato, in leggera contrazione (-3,9%). Da segnalare l’intervento dell’assessore competente Michele Dallapiccola, che, in riferimento alle spese per la promozione turistica basata sullo sport, ha annunciato con una battuta un interesse futuro anche al settore agricolo: «Ai campi di calcio dei nostri messaggi aggiungeremo anche i campi di patate».
I numeri
Nel complesso aderiscono 86 società: 18 nel settore vitivinicolo, 32 nell’ortofrutticolo, 18 nel lattiero caseario, 2 nel comparto zootecnico, 16 le cooperative di servizio. I soci conferitori sono 19.149 (+263). I collaboratori sono 3.053 con un incremento, nel confronto con l’esercizio precedente, di 205 persone.
Le cooperative dell’ortofrutticolo (6991 soci e 1589 collaboratori) hanno fatturato 383 milioni di euro. La quantità conferita di frutta è stata di 567 milioni di chilogrammi. Numero da record legato in particolare alle mele con 554 milioni di chilogrammi. In particolare le mele hanno avuto un liquidato medio di 0,295 euro a chilo (nel 2014 era di 0,390 euro). «Il prezzo medio è stato inferiore rispetto all’anno prima e ciò è dovuto a una produzione abbondante sia a livello nazionale che europeo» spiegano i tecnici. Mercato in forte crescita per i piccoli frutti (458 ettari coltivati, 6 milioni di chilogrammi prodotti), settore in cui si registra un incremento dei consumi sia in Europa che negli Stati Uniti.
Risultati soddisfacenti per gli ortaggi biologici (101 ettari coltivati e 1,8 milioni di chilogrammi prodotti), per le patate
(145 ettari coltivati e 3,4 milioni di chilogrammi prodotti), per il mais di Storo (250 ettari coltivati e 1 milione 300 mila chilogrammi prodotti).
L’olio di oliva del Garda (270 ettari coltivati e 870 mila chilogrammi lavorati) è un’altra eccellenza certificata dalla Dop Garda Trentino.
Il lattiero caseario conta 869 soci, con un fatturato da 104 milioni di euro e un prezzo medio del latte a grana riconosciuto ai soci di 0,563 euro a litro (in calo rispetto a 0,587 euro del 2014).
Il settore ittico fattura 27 milioni, con 50 mila quintali di trote da carne. Si tratta di 50 imprese, 70 impianti, 450 addetti. Da qualche tempo è stato ottenuto il marchio «Igp – Indicazione Geografica Protetta Trote e Salmerino del Trentino».
Vino
Il fatturato consolidato dell’intero settore (comprese le società controllate) supera i 467 milioni di euro (stabile rispetto al 2014). I soci viticoltori sono 6.765. L’uva conferita, in una vendemmia 2014 condizionata da meteo non favorevole è stata di un 1,030 milioni di quintali, in calo del 13%. Il liquidato ai soci è stato di 95,33 euro a quintale di uva conferita (in aumento del 10,1% rispetto al precedente di 86,59 euro). Il dato potrebbe far pensare a un’annata positiva, ma non è così, perché mentre la resa al quintale cresce del 10,1%, la resa a ettaro è diminuita del 13,4% pari a un valore medio di 11.111 euro, rispetto ai 12.828 euro dell’anno precedente.
Gli interventi
«L’agricoltura cooperativa è il principale volano per l’economia trentina, ed è un soggetto capace di garantire una grande stabilità economica e sociale». Luca Rigotti, vicepresidente della Federazione e responsabile del settore agricolo, ha aperto così ieri mattina il convegno. «Saremo sempre più impegnati sul fronte della sostenibilità, molto abbiamo fatto ma occorre far percepire di più la qualità ai consumatori», ha poi aggiunto, chiedendo alla politica più attenzione, per portare a Bruxelles le istanze dell’agricoltura di montagna.
L’assessore provinciale Michele Dallapiccola, che ha competenza anche sul turismo, vuole allargare il raggio della promozione locale: «Abbiamo investito molte risorse del marketing per promuovere i ritiri delle squadre , vorrà dire che ai campi da calcio nei nostri messaggi aggiungeremo i campi di patate». Tradotto: Trentino marketing promuoverà la montagna anche attraverso l’agricoltura.
Secondo il consigliere provinciale Upt Mario Tonina «è necessario trovare una trasversalità, una lobby che ragioni sui temi della montagna, partendo da una istituzione che già esiste, l’Euregio». Per il senatore del Patt Franco Panizza «non si può pensare che l’attività agricola deturpi il territorio, al contrario contribuisce a costruirlo». La vicepresidente vicaria Marina Castaldo ha esortato a «fare rete, insieme, valorizzando la qualità».