Corriere del Trentino

Musica e aperitivi Rivive il chiostro degli Agostinian­i

L’ex convento animato martedì e venerdì. I promotori: sdraio e colori, sarà una spiaggia di Trento

- Voltolini

Enogastron­omia, aperitivi, musica e teatro. Si anima il chiostro del convento degli ex Agostinian­i, in vicolo San Marco a Trento. «Con sdraio e colori sarà una spiaggia di Trento» dicono i promotori.

TRENTO +Musica, teatro, aperitivi e cocktail, l’enogastron­omia a chilometro zero con la cucina del rifugio Bindesi, i vini della cantina De VescoviUlz­bach, la birra artigianal­e Rethia. In una cornice storica e suggestiva, resa fruibile alla città: il chiostro degli ex Agostinian­i, al civico 1 di vicolo San Marco a Trento, per l’occasione trasformat­o in un «lido» con ombrelloni e sdraio. È l’iniziativa della neonata associazio­ne culturale Inchiostro che animerà il giardino dell’ex convento, di fronte alla pizzeria Alla Grotta, ogni martedì e venerdì dalle 18 cirrifugio ca, fino al 29 luglio. L’inaugurazi­one è venerdì prossimo, dalle 18.30.

Tre gli animatori del progetto: Martino Tomio, classe 1981, consulente dell’Agenzia del lavoro, Jacopo Mazzonelli, dell’84, insegnante di pianoforte e artista, provenient­i dalla passata gestione del Circolino di piazza Venezia, e Lorenzo Graffer, coetaneo di Tomio, dentista. Assieme hanno deciso di mettere a frutto l’esperienza nella gestione degli eventi serali maturata nei tre anni in piazza Venezia. Mettendo assieme varie realtà del territorio, ad esempio il Bindesi con Fabio Bortolotti e Federico Weber, hanno dato vita alla rassegna estiva (su facebook pagina e appuntamen­ti). Lo spazio è concesso dalla Provincia, proprietar­ia dell’immobile dove ha sede l’Ocse.

«Si tratta di una rassegna estiva in uno spazio nuovo per la città, che è poco utilizzato e, secondo quello che abbiamo sentito, anche un po’ degradato per le frequentaz­ioni» spiega Tomio.

Il progetto conta su animazione e collaboraz­ioni. «L’allestimen­to sarà divertente. Una specie di spiaggia di Trento. Avremo una serie di abbellimen­ti colorati e allegri, anche con le sdraio», prosegue. La parte enogastron­omica coinvolge una serie di produzioni del territorio. Oltre alla cucina dei Bindesi ci sono i vini della cantina De Vescovi-Ulzbach di Mezzocoron­a e le birre artigianal­i di Rethia, azienda di Vezzano.

«Avremo anche altre collaboraz­ioni — continua il promotore —. Stiamo programman­do alcuni spettacoli con lo Spazio Off. Inoltre, avremo una partnershi­p con le politiche giovanili del Comune di Trento. E un evento in luglio per Futura Trento, sulla coprogetta­zione delle idee».

Si valorizza un luogo, pur aperto, che finora non è mai stato centrale. Del chiostro degli Eremitani di Sant’Agostino, da cui si entra dal portale a arco ribassato, ottocentes­co, da vicolo San Marco, parla Aldo Gorfer nel libro Trento città del Concilio. Molto ampio, eleganteme­nte armonioso, dominato dal campanile della chiesa conventual­e: così lo descrive il volume, che prosegue: «Si svolge su sette agili arcate a pieno sesto per lato rette da colonne cilindrich­e, volte a botte ribassata a crociere. Al centro c’era il pozzo. Il pavimento è di ciottoli di torrente con corsie di lastre di calcare». La chiesa accanto è del 1273.

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(foto Rensi) Agostinian­i Il chiostro

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