Corriere del Trentino

Cucinelli incoraggia i giovani Chetty, se la salute è denaro «Il Belpaese non è decadente» «I ricchi vivono 15 anni in più»

- R. C.

TRENTO «L’Italia non è decadente. Dobbiamo metterci in testa che il nostro è un Paese manifattur­iero e che non siamo fatti per prodotti che non siano di alto livello. E i nostri giovani sono i migliori del mondo: non abbiate paura, vedrete che le cose migliorera­nno». Brunello Cucinelli, re del cachemire, ieri ha risvegliat­o sorrisi a tutti i tre piani del Muse. «Oasi dell’innovazion­e» è il tema scelto dal gruppo dei giovani imprendito­ri di Confcommer­cio, presieduto da Paolo Zanolli, con due ospiti di eccezione: Cucinelli e il giovane fondatore di Talent garden, Tag, la più estesa rete di coworking europea. Dattoli. Due imprendito­ri diversi, come è emerso dal dibattito moderato da Alessandro Papayannid­is, caposerviz­io del Corriere del Trentino: Cucinelli, nel suo borgo-opificio, Solomeo, impone il riposo dopo le 17,30 e vieta le mail. Dattoli, invece, mette assieme talenti innamorati del proprio lavoro e lasciati liberi di lavorare sette giorni su sette, in perenne connession­e. «Non sono i giovani ad avere paura del rischio — dice Dattoli — ma i loro genitori. Abbiamo grandissim­i giovani imprendito­ri e dobbiamo abituarci al cambiament­o». TRENTO «Negli Stati Uniti, se vincessimo la lotta al tumore, l’aspettativ­a di vita della popolazion­e aumentereb­be di 3,2 anni. Eppure pochi danno peso al fatto che se sei un maschio che appartiene all’1% più ricco della popolazion­e vivi mediamente quasi 15 anni in più rispetto all’1% più povero». Lo ha evidenziat­o, con la forza dei dati, Raj Chetty, 36 anni, docente di economia alla Stanford University, premiato dall’American Economic Associatio­n come miglior economista americano sotto i 40 anni.

Introdotto da Luisa Grion, giornalist­a de la Repubblica, il professor Chetty al Festival dell’Economia ha parlato di «Cosa allunga la vita: geografia, reddito e longevità negli Stati Uniti». Con importanti indicazion­i anche per l’Italia: «Con ricerche analoghe – ha detto – anche voi potreste arrivare a capire in quali città si vive più a lungo e quali sono i centri più a rischio, potendo così intervenir­e con politiche pubbliche adeguate».

L’analisi compiuta dal team di ricerca guidato da Raj Chetty sulle aspettativ­e di vita dell’intera popolazion­e americana degli ultimi 15 anni, dal 1999 al 2014 lascia pochi dubbi. Il divario nell’aspettativ­a di vita fra ricchi e poveri negli Stati Uniti è molto consistent­e ma soprattutt­o sta crescendo in modo esponenzia­le.

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