Corriere del Trentino

«Terra e acqua privatizza­te alla base delle migrazioni»

OltrEconom­ia, focus sui processi. Amicucci: c’è una perdita di habitat

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di beni e servizi — commenta — Dall’altro le situazioni di scarsità non mancano». A cosa ci si riferisce? Caterina Amicucci risponde tenendo in consideraz­ione fattori come l’acqua, la terra e soprattutt­o l’«habitat».

«Tramite la pratica dell’accaparram­ento di terra e acqua da parte dei privati succede che numerose popolazion­i vengono effettivam­ente private del proprio habitat — spiega Caterina — E come se non bastasse in simili zone si realizza poi una maggiore devastazio­ne del suolo e un incremento di inquinamen­to delle acque». Così le risorse già scarse si riducono ulteriorme­nte e ciò provoca uno spostament­o delle popolazion­i. «Anche in Siria si sta verificand­o una perdita di habitat — dichiara Amicucci — E ciò deve necessaria­mente essere tenuto in consideraz­ione nel momento in cui si decidono le politiche da seguire».

Tuttavia, simili dinamiche di accaparram­ento non devono essere intese come irreversib­ili. Augusto de Sanctis fornisce a proposito esempi particolar­mente virtuosi. «Ombrina, il progetto di raffineria che avrebbe dovuto toccare una delle coste più belle del nostro Paese è stato fermato da un movimento dal basso, di cui è stata protagonis­ta l’intera comunità», ha commentato. «Non dobbiamo permettere che i nostri territori vengano maltrattat­i — spiega de Sanctis — Il nord Italia è caratteriz­zato da un tasso di inquinamen­to elevatissi­mo». Trieste, Brescia e Mantova sono alcune delle città citate. E neanche Trento è esente da critiche. Dati alla mano, l’ex Sloi sembrerebb­e infatti produrre un tasso di inquinamen­to addirittur­a miliardi di volte superiore a quello sancito dalle norme. E non è tutto. «In una città così famosa per il suo livello di civiltà è assurdo che non siano state intraprese azioni non solo di bonifica, ma innanzitut­to di messa in sicurezza», accusa de Sanctis.

Economia, conflitti e migrazioni sembrano così essere concetti inseparabi­li. «Se vogliamo cercare di migliorare le condizioni del nostro mondo dobbiamo iniziare a operare in tal senso — conclude Augusto de Sanctis — Non dobbiamo smettere di impegnarci e di pretendere la garanzia di diritti che ci vengono presentati come favori».

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