Corriere del Trentino

L’addio a Held Corteo, petali e tanta musica

La funzione: musica e petali dal cielo. Gabrielli: saremo mille. Indagata l’automobili­sta

- Marta Romagnoli

affidato al dottor Dario Raniero del Servizio di medicina legale di Verona. L’esame sarà eseguito questa mattina, quindi il funerale slitterà al pomeriggio. Si tratta di un passo importante per l’indagine in corso, al fine di chiarire la causa della morte dell’uomo che, secondo una prima ricostruzi­one, sembra sia stata causata da un colpo alla testa. Intanto la signora che era alla guida della Panda rossa che ha seguito lo scooter su cui viaggiava Held fino in località di Centa è stata iscritta nel registro degli indagati in relazione al reato di omicidio stradale, come previsto dall’articolo 590 bis. Un atto dovuto, vista la gravità dell’incidente sulla cui dinamica si cerca di fare chiarezza. Uno schianto avvenuto in una strada in cui il limite è di 30 chilometri orari, in un tratto dove lo strato superficia­le dell’asfalto era stato rimosso per preparare la posa di una nuova copertura bituminosa. La Procura probabilme­nte richiederà anche una consulenza cinematica che potrebbe servire a ricostruir­e quei tragici attimi. Ancora sotto choc la guidatrice di 65 anni, rappresent­ata dagli avvocati Alberto Cunaccia e Giampaolo Vaia. Non ricordereb­be il momento dello schianto.

Il funerale di Armando Held slitterà dunque al primo pomeriggio (salvo imprevisti si terrà alle 14), ma il programma non cambierà: la messa si terrà sempre nella chiesa di San Giuseppe. Ieri il ricordo riservato dei famigliari più stretti (Held lascia cinque figli, altrettant­i fratelli e sette nipoti), oggi quello dell’intera comunità, spiega Gabrielli: «Domani (oggi, ndr) verranno amici e conoscenti da tutta Italia e dall’estero, da Germania, Austria e Francia. Saremo ta le 500 e le mille persone. Armando era molto conosciuto per la sua simpatia».

I partecipan­ti accompagne­ranno il feretro fino al cimitero, fa sapere il cugino di Held: «Ci saranno violini, chitarre, canti tradiziona­li e non. Musica dal vivo e registrata: ad Armando piaceva molto la radio, la buona musica come quella di Gianni Morandi e degli anni Settanta. Faremo musica in chiesa, durante il corteo e in cimitero. Armando era pieno di vita, amava ballare». In cielo si leverà un elicottero: «Spargerà petali di rosa» racconta Gabrielli.

Ieri sera circa 20 mezzi (con una sessantina di persone) erano già arrivati in città. Oggi i 700 metri che collegano via Veneto con via Giusti vedranno la presenza della polizia locale, incaricata di gestire il traffico in concomitan­za del corteo che si formerà dopo la messa e che potrebbe essere di pedoni o di automobili. Intanto Gabrielli fa sapere: «I familiari stretti chiedono giustizia, non vogliono soldi, ma che la giustizia faccia il suo corso e che la guidatrice paghi se c’è stato un reato. Non importa se una persona ruba, non si può e non si deve morire così, per un portafogli. Nessuno deve farsi giustizia da solo, tutti hanno diritto a un regolare processo. Armando, poi, aveva già pagato il suo debito con la legge. Non diamo la colpa alla signora, ma chiediamo giustizia». Intanto il consiglier­e Claudio Cia ricorda la guidatrice e «il dramma che sta vivendo la vittima del reato e la sua famiglia».

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