La maggioranza è decisa «Riforma, avanti tutta I capisaldi non si toccano»
In Aula con l’ostruzionismo. Borga: ecco le proposte per l’intesa
della riforma — vedi il potere di scelta dei docenti da parte dei presidi, già mitigato dall’emendamento proposto in commissione — non si toccano. Il giudizio è condiviso anche da Italo Gilmozzi, segretario del Pd. «Abbiamo programmato i lavori per tutta la settimana (da oggi a giovedì, ndr)» dice Maestri. «Da mercoledì avremo le sedute notturne». Certo non basteranno per tutti gli emendamenti, per i quali servirebbero mesi. «In commissione — prosegue — abbiamo lavorato bene, discutendo e accogliendo gli emendamenti anche dalle opposizioni. Ora non abbiamo paura. La maggioranza deve poter governare». Sulla protesta aggiunge: «Il testo è già stato calmierato in commissione proprio sul potere di chiamata dei dirigenti (per iniziativa di Rossi, ndr). Non si può togliere uno dei capisaldi».
Sulla falsariga Gianpiero Passamani, capogruppo dell’Upt. «Noi andiamo dritti, il disegno di legge è migliorativo rispetto alla legge nazionale». Anche secondo il consigliere la trattativa con le minoranze non è chiusa e chiama in causa l’omofobia, per la quale la coalizione ha approvato una mozione superando le barricate in Aula. «Siamo disponibili a correggere il dispositivo, includendo il coinvolgimento dei genitori per la formazione nelle scuole sull’affettività». Da vedere però la risposta del Pd.
«Sull’omofobia c’è poco da mediare. Io ho depositato un ordine del giorno sull’informazione alle famiglie e non ho ancora ricevuto risposta» precisa Borga. Sulla scuola l’atteggiamento è diverso: «Ne discuteremo. Credo che la giunta abbia interesse a entrare nel merito». Gli argomenti posti dal partito sono sul tavolo: verifica dei rischi dell’apprendimento legati all’utilizzo degli strumenti informatici, reintroduzione degli esami a settembre, cautela sull’alternanza