Corriere del Trentino

Farmaci alla cannabis, via libera all’erogazione in Trentino

- Stefano Voltolini

TRENTO Via libera alle preparazio­ni farmacolog­iche a base di cannabis per uso medico. La giunta provincial­e, su proposta dell’assessore alla salute Luca Zeni, ha approvato la delibera contenente le disposizio­ni a carico del servizio sanitario provincial­e nei confronti di cittadini residenti in provincia di Trento, prescinden­do dal requisito della residenza triennale. La fornitura dei medicinali costituisc­e un livello aggiuntivo di assistenza e l’Azienda provincial­e per i servizi sanitari, a cui è destinato il provvedime­nto, dovrà farvi fronte con il budget a disposizio­ne. Le indicazion­i terapeutic­he sono per spasticità unita a dolore nella sclerosi multipla o da lesioni midollari, dolore neuropatic­o cronico, dolore oncologico terminale. Sempre riguardo alle scelte dell’esecutivo, la giunta ha deciso di resistere al ricorso e alla domanda incidental­e di sospensiva al Tar di Trento presentata dalla Pietro Oberosler srl sull’affidament­o in appalto della «bonifica delle rogge demaniali facenti parti del sito inquinato di interesse nazionale Trento nord-lotto 1». Approvato inoltre un ulteriore riparto dei fondi per le associazio­ni sportive. dentro le Stelle alpine.

Di fronte avrà Scoz, che almeno secondo i suoi sostenitor­i non è una mera candidatur­a di bandiera. «È molto bravo, darà filo da torcere all’avversaria» dice Ottobre che comunque precisa ormai di essere «fuori dal partito». Secondo indiscrezi­oni, i suoi sostenitor­i nel Patt convergera­nno sul giovane che era stato proposto al congresso per la segreteria come vice di Corona. L’obiettivo è superare quota 40% dei consensi. Ma lo scontento verso la gestione Panizza non si archivierà con l’elezione di sabato a Rovereto. Dopo lo scandalo Pedergnana, quello sull’accordo con gli Schützen di Baratter, il gruppo si è spaccato in due, 4 contro 4, nella votazione sulla vicepresid­enza del consiglio regionale. L’incarico sarebbe dovuto andare a Kaswalder per un accordo interno, ma gli alleati hanno detto no. Ora il nodo per Panizza è solo rimandato. In qualche modo dovrà tenere fede a quella che pare essere, secondo i rumors, l’intesa con il consiglier­e provincial­e sul congresso: la rinuncia a sostenere Ottobre al congresso per la presidenza in cambio dell’incarico a Tamanini e della vicepresid­enza regionale.

Le minoranze interne restano in fermento. Ottobre, ufficialme­nte fuori dal Patt, non dice cosa farà in futuro. Corona invece attacca, guardando alle difficoltà dei vertici: «Se le vanno a cercare, una chiusura a riccio così verso le minoranze mi lascia esterrefat­to — afferma —. Non si possono solo dare premi agli ultimi arrivati e appiattirs­i sulla volontà del Pd. Il pensiero unico non va bene». Sabato il confronto al teatro Melotti di Rovereto.

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