Corriere del Trentino

«Autonomia più forte grazie alle riforme»

Boschi incontra Kompatsche­r e incassa l’appoggio per il referendum. Tregua sulla toponomast­ica Nel pomeriggio l’incontro con i militanti Pd: nel nuovo Senato l’Alto Adige avrà un peso maggiore

- Marco Angelucci

BOLZANO L’Svp sarà a fianco della ministra Maria Elena Boschi nella campagna per il sì al referendum costituzio­nale. In cambio il governo promette nuove competenze e anche una tregua sulla norma per la toponomast­ica. Il governo infatti ha chiesto un rinvio alla Corte costituzio­nale in attesa che si arrivi ad un accordo con la Provincia.

In mattinata la ministra è intervenut­a all’assemblea di Assoimpren­ditori ribadendo l’importanza di rendere più celere il processo decisional­e per stare al passo con l’Europa. Costanteme­nte accompagna­ta da una scorta il cui compito era tener lontani i giornalist­i (in tutta la giornata la ministra non ha accettato domande) , la ministra si è poi recata a Palazzo Widmann per incontrare la giunta provincial­e e i parlamenta­ri locali. «Insieme al governo abbiamo ottenuto risultati importanti» ha sottolinea­to il governator­e Arno Kompatsche­r ricordando che «la riforma costituzio­nale garantirà l’autonomia anche in futuro». La ministra apprezza il chiaro sostegno di Kompatsche­r e rilancia spiegando l’importanza della clausola dell’intesa. «Tra coloro che si battono per li no molti vorrebbero abolire le regioni speciali. Noi — ricorda Boschi — invece vogliamo modificare gli statuti insieme alle regioni speciali. Anzi la riforma pone le basi per il trasferime­nto di nuove competenze alle Regioni che si dimostrano virtuose. Inoltre — aggiunge — Bolzano e Trento hanno una ragione in più per votare sì al referendum che si terrà in autunno. Nel nuovo Senato le due Province avranno un peso maggiore di oggi». La ministra, che aveva già incontrato Kompatsche­r domenica sera, contraccam­bia i compliment­i che tutta l’Svp gli ha tributato. «Bolzano, col suo ruolo di cerniera tra Italia e mondo tedesco, ha giocato un ruolo importanti­ssimo nella vicenda del Brennero facendo capire all’Austria che una chiusura del confine avrebbe avuto effetti devastanti per l’economia di entrambi i paesi». E ancora: «Bolzano a volte va così veloce che è difficile starle dietro, ad esempio sul codice per gli appalti. Ma è una bella sfida» conclude la ministra che, per sottrarsi ai cronisti, è uscita dalla porta di servizio per recarsi al hotel Laurin dove la attendevan­o i militanti del Pd per lanciare la campagna a favore del sì al referendum. Anche qui ovviamente niente domande ma solo dichiarazi­oni. «Qui vi confrontat­e con l’Austria e la Germania e dunque sapete bene che anche un Senato delle regioni può rappresent­are le esigenze del territorio. Col bicamerali­smo invece non si decide mai anche perchè spesso nei 2 rami del Parlamento ci sono maggioranz­e diverse. Spero che vi impegneret­e tutti per il referendum e che in questa avventura si uniscano altre persone a noi».

Molti sostenitor­i del «no» vorrebbero abolire le regioni a statuto speciale Noi invece intendiamo trasferire competenze

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 ??  ?? Incontri A destra: la ministra Maria Elena Boschi a Palazzo widmann con il presidente della giunta Arno Kompatsche­r. A sinistra la ministra all’iniziativa del Pd con il vicepresid­ente della giunta Christian Tommasini, la segretaria Liliana Di Fede e il...
Incontri A destra: la ministra Maria Elena Boschi a Palazzo widmann con il presidente della giunta Arno Kompatsche­r. A sinistra la ministra all’iniziativa del Pd con il vicepresid­ente della giunta Christian Tommasini, la segretaria Liliana Di Fede e il...

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