Trento, ecco gli occhi elettronici
Dopo un iter durato cinque anni, sbloccato il progetto dei varchi. Gara vinta dalla lombarda «Kria» Controllo Ztl, lavori appaltati: opere per 500.000 euro. Previste pesanti sanzioni
A cinque anni dai primi annunci, nel capoluogo trentino ci si prepara per dare il via ai lavori di installazione dei varchi elettronici, che controlleranno le automobili in ingresso e in uscita dalla zona a traffico limitato. La gara d’appalto, indetta dal Comune nel 2015, è stata vinta dalla ditta lombarda Kria, che ha avuto la meglio su altri tre soggetti. L’importo dell’operazione è di poco inferiore ai 500.000 euro. Secondo l’agenda dei funzionari di Palazzo Thun, i cantieri dovrebbero partire in autunno, per terminare a metà del prossimo anno. Il sistema consentirà di monitorare le targhe dei veicoli che entreranno e usciranno dalla Ztl, verificandone la presenza nell’elenco degli utenti autorizzati. Sono previste sanzioni per chi entrerà senza permesso.
TRENTO I primi annunci risalgono a cinque anni fa. Precisamente all’agosto del 2011, quando l’allora assessore comunale alla mobilità Michelangelo Marchesi aveva ipotizzato l’utilizzo di «varchi elettronici» per cercare di risolvere il problema dell’ingresso nella zona a traffico limitato di veicoli senza autorizzazione. «Si tratta — aveva spiegato allora Marchesi — di strumenti già sperimentati in altre città, che potrebbero avere una funzione dissuasiva nei confronti degli accessi impropri». Poi il progetto ha gradualmente preso forma e, nel 2014, è arrivato anche il via libera della giunta. Seguito, ad aprile 2015, dalla gara d’appalto.
Ora, a un anno di distanza e con la Ztl allargata a piazza Santa Maria Maggiore e (a breve) all’uncino di via Roggia Grande, Palazzo Thun si prepara a inaugurare i cantieri degli attesi «occhi elettronici» che vigileranno sul traffico in entrata e in uscita dal «cuore» cittadino. La dirigente del Servizio patrimonio Cristina Degasperi ha firmato infatti l’avviso di aggiudicazione dell’appalto di installazione del sistema: a vincere la gara è stata la società Kria di Seregno, in provincia di Monza e della Brianza, che ha presentato un’offerta di 483.492 euro, contro i 636.251 euro a base d’asta. La società lombarda si è imposta in una «sfida» a quattro: oltre alla Kria, a partecipare all’appalto sono state le società ElFo di Padova, Kapsch TrafficCom e Project Automation di Monza.
«In queste settimane — detta i tempi il dirigente del Servizio opere di urbanizzazione primaria Bruno Delaiti — siamo al lavoro per effettuare tutte le verifiche in vista della firma del contratto con la ditta vincitrice dell’appalto, che avverrà ragionevolmente in ottobre». Subito dopo, quindi nel corso dell’autunno, potranno partire i cantieri. Che dovranno concludersi, stando al contratto, nel giro di 245 giorni. «A metà 2017 — calcola Delaiti — il sistema dovrebbe dunque essere pronto per entrare in funzione». Bloccando, di conseguenza, tutti gli accessi irregolari all’interno della zona a traffico limitato.
I varchi, in sostanza, saranno installati agli ingressi della Ztl. E consentiranno un duplice controllo: i veicoli saranno monitorati sia in ingresso che in uscita dalla parte più centrale del capoluogo.
«Il sistema — precisa l’amministrazione nel documento relativo ai lavori pubblici comunali — ha lo scopo di controllare e verificare il diritto di accesso alla ztl cittadina, identificando i veicoli in transito e avviando il procedimento sanzionatorio nel caso gli stessi siano privi di autorizzazione». Due i livelli previsti: «Il primo è periferico, con funzionalità di controllo dei veicoli (varchi di accesso e di uscita) e memorizzazione temporanea dei dati di transito. Il secondo livello è centrale, con funzionalità di centralizzazione dei dati, di archiviazione, di configurazione, gestione e manutenzione del sistema». Di fatto, tutte le targhe delle vetture che passeranno davanti ai varchi verranno «lette» elettronicamente per verificarne la presenza nell’elenco delle autorizzazioni. «In caso contrario — precisa l’amministrazione — il sistema provvede a memorizzare le informazioni necessarie alle successive verifiche e alla notifica dell’infrazione al software di gestione».
Il primo annuncio risale al 2011. Quattro le società in lizza. Opera da 500.000 euro