Le ciclabili crescono Aggancio a Verona e poi verso Firenze
Trentino, i nuovi itinerari
Le ciclabili del Trentino stanno vivendo un momento magico. Sono stati 2 milioni i ciclisti che nel 2015 hanno pedalato sui vari percorsi. Il futuro prevede l’aggancio con Verona per poi arrivare a Firenze.
Aumentano i cittadini e i turisti che percorrono le piste ciclabili del Trentino. Crescono infatti i passaggi registrati sui percorsi della Provincia con quasi 2 milioni di ciclisti ad averle percorse nel 2015, 291.000 in più rispetto al 2014. Numerosi i progetti in cantiere per realizzare nuove vie percorribili sulle due ruote da sportivi e amatori.
Due ruote, che passione
Sempre più turisti italiani e stranieri decidono di esplorare il territorio trentino in sella alle loro biciclette. A renderlo possibile gli oltre 430 chilometri di piste ciclabili presenti in tutta la Provincia che si snodano tra le principale vallate del territorio. Nel 2015 in moltissimi hanno costeggiato torrenti, borghi e boschi sulle due ruote. L’anno scorso sono infatti stati registrati 1 milione e 850.000 passaggi, di cui 120.000 nella zona dell’Adige sud lungo Vo Destro, frazione di Avio molto frequentata dagli appassionati.
Il cicloturismo, come già avviene in molti paesi del centro e nord Europa, è un interessante motivo di attrazione e una rilevante risorsa per il turismo. Si tratta di una vacanza alternativa scelta da coloro che decidono di esplorare il territorio trentino, un settore che le amministrazioni locali negli ultimi anni hanno finanziato con numerosi interventi volti a migliorare le piste esistenti e a crearne di nuove.
Nuove piste
Tra le opere in cantiere, particolarmente interessante è il ponte sull’autostrada del Brennero che permetterà il collegamento tra la provincia di Verona e il Canale del Biffis nel comune di Ala.
L’allacciamento è un’opera completamente finanziata dall’A22 che non prevede quindi costi per la Provincia. Si tratta di un intervento interessante in quanto permetterà di accedere anche alla ciclabile di Peschiera del Garda e da qui, in futuro, raggiungere Firenze. Infatti alla fine di luglio il governo ha annunciato il finanziamento della «Ciclovia del sole», una pista ciclabile di oltre 300 chilometri che dal veronese raggiungerà il capoluogo toscano. L’arteria attraversa quattro regioni (Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana).
La Provincia dispone inoltre di alcuni fondi stanziati per la realizzazione di un nuovo percorso che interesserà sempre il Canale del Biffis, in territorio trentino. Si tratta di una pista che dovrebbe arrivare fino a Mama D’Avio. Per quest’opera bisognerà però pazientare un po’ in quanto ancora in fase di progettazione. La prossima estate inizieranno invece i lavori per la creazione di un bypass ciclopedonale sempre sul Vo Destro. Il progetto prevede la realizzazione di una pista larga 2,5 metri e lunga 700. Entro l’anno verrà indetta una gara d’appalto per un costo complessivo di circa 135.000 euro.
L’offerta
Intanto coloro che vogliono godere delle piste esistenti hanno solo l’imbarazzo della scelta. Le «Cicloguide» sono delle guide appositamente redatte dalla Provincia di Trento per far conoscere i numerosi percorsi ai cicloturisti attraverso carte geografiche e suggerimenti. Tra le piste consigliate per l’estate il percorso lungo 11 chilometri che parte da Masi di Imer per arrivare in Fiera di Primiero, tempo di percorrenza stimato un’ora circa. Altro percorso suggerito in questo periodo è la pista lunga 35,730 chilometri che parte da Molina di Fiemme e arriva a Pozza di Fassa per un totale di cinque ore di percorrenza. La particolarità di questo percorso è che nel periodo invernale si trasforma in una pista percorribile dagli amanti dello scii di fondo.