«Assoartigiani, ristabilita la normalità»
In assise non si attendono sorprese. «Poi si troverà il giusto successore»
La riunione del consiglio direttivo dell’Associazione artigiani l’altra sera non ha riservato sorprese. Confermata l’indicazione della Commissione statuto che aveva deciso di mantenere il tetto ai due mandati (otto anni in tutto) per la presidenza. Sarà l’assemblea il 26 ottobre, però, a dire l’ultima parola, anche se pare improbabile che venga proposto un cambiamento di un singolo articolo. Risultato: non potrà essere prolungata la presidenza di Roberto De Laurentis, oltre la naturale scadenza del 2017. Fra gli associati c’è voglia di voltare pagina rispetto a questa vicenda che ha creato qualche imbarazzo. Ci pensa il predecessore Dario Denicolò, però, a dire la sua: «È un ritorno alla normalità. Si troverà l’uomo giusto per la successione».
TRENTO L’associazione Artigiani, al 99%, non modificherà l’articolo dello statuto relativo al vincolo dei due mandati del presidente. L’altra sera il consiglio ha accettato la proposta elaborata dalla Commissione statuto e già accolta dalla giunta. Nella categoria prevale la voglia di spegnere il più possibile i riflettori su questa vicenda vissuta dolorosamente. Ci pensa però l’ex presidente Dario Denicolò, che già a maggio aveva espresso la sua contrarietà, a rompere il silenzio: «Abbiamo ristabilito la normalità: sono sicuro che si troverà l’uomo giusto al momento giusto», aggiunge, sul tema della successione a Roberto De Laurentis.
L’ultimo passaggio per chiudere la questione è in calendario il prossimo 26 ottobre: alle 19.30 a Pergine è in programma l’assemblea dell’associazione Artigiani, quella che si doveva celebrare lo scorso 30 maggio. In assemblea verrà votato formalmente il nuovo statuto: è molto probabile che non interverranno modifiche rispetto a quanto approvato da commissione, giunta e consiglio direttivo, ma mai dire mai. Da vedere infatti se la nuova carta verrà votata in blocco, oppure se si procederà articolo per articolo. L’altra sera il consiglio, con una manciata di voti contrari, ha approvato la proposta della commissione, al lavoro dal 2009. Nessuno ha formulato un’ipotesi alternativa che potesse estendere il limite dei mandati del presidente, eliminando del tutto il vincolo oppure aggiungendo un «terzo mandato straordinario», in linea con lo statuto nazionale.
L’attuale presidente Roberto De Laurentis ha ufficialmente detto più volte di non essere interessato al prolungamento, ma è innegabile che un cambio delle regole avrebbe aperto questa possibilità. Ora, a meno di improbabili sorprese, il suo mandato scadrà alla fine del 2016, per un avvicendamento che è possibile prevedere intorno alla metà del 2017. Fra gli artigiani si distingue la posizione, volutamente pacata nei toni, di Roberto Endrizzi, presidente del comprensorio della Val di Sole: «Noi siamo stati fermi sulla nostra posizione, anche in segno di rispetto per il lavoro della commissione». Da ricordare che la Val di Sole fin dall’inizio si era schierata apertamente contro la modifica ai due mandati quadriennali. Per questo qualcuno fa notare che da quella zona proviene pure Adriano Dalpez, per 15 anni presidente della Camera di commercio, artigiano e forse non in buonissimi rapporti con De Laurentis.
Dopo l’assemblea si inizierà a ragionare sul successore di De Laurentis, ma intanto il suo predecessore, Denicolò, si toglie qualche sassolino dalla scarpa. «Finalmente è stata ristabilita la normalità. Al bar degli Specchi di Trento, 69 anni fa, l’associazione venne fondata da 13 artigiani, che ne scrissero lo statuto. Ora, evitando di modificare il limite ai mandati, si torna a quello spirito. Accolgo questa decisione con grande soddisfazione». In merito al futuro l’ex presidente, ora fuori dell’associazione, è certo: «Si troverà l’uomo giusto al momento giusto. Io lo dico sempre: l’uomo ha un’onda, grande o piccola è giusto che si chiuda. Il mondo artigiano è in continua evoluzione, l’uomo adatto al momento si troverà. Finora, rispetto alla crisi, non si è fatto molto».