Corriere del Trentino

Coro «under 30» C’è il direttore, mancano i cantori

Il progetto Il gruppo regionale under 30 si ispira all’omonimo nazionale Il direttore sarà Cristelli. Ma mancano i cantori: audizioni fino a metà mese

- Pederzolli

Giovani e coralità: è questo un tema piuttosto caldo di fronte a un progressiv­o invecchiam­ento delle realtà corali trentine, e non solo.

Esistono i cori di voci bianche ma si assiste poi a un dileguarsi della proposta corale nella fascia giovanile, in questo modo sfavorendo l’arrivo di giovani all’interno di cori più maturi. Ecco dunque che per far fronte a questa tematica Feniarco (Federazion­e nazionale italiana associazio­ni Regionali Corali) propone alle varie associazio­ni regionali Corali il progetto Officina Corale del Futuro, un’iniziativa della durata di un anno che mira a creare un coro regionale under 30, non solo con scopi prettament­e musicali, i quali ci sono e puntano alla qualità che contraddis­tingue Feniarco, ma anche nella convinzion­e, come si legge sullo stesso sito, che il coro favorisca «dialogo, condivisio­ne e responsabi­lizzazione, diventando presidio sociocultu­rale di fondamenta­le importanza».

Ecco dunque che la Federazion­e dei Cori Trentini ha accolto questa sfida: «Lavorare con i giovani è uno dei nostri impegni: se non ci sono i giovani la coralità soffre», dichiara Paolo Bergamo, neo-presidente della Federazion­e.

Il primo passo è stato quello di selezione del direttore under 35 e del compositor­e under 40; quest’ultimo non poteva che essere Mattia Culmone (classe 1986), che a seguito di numerose vincite di concorsi è ormai un affermato compositor­e a livello nazionale. Il direttore sarà invece Mauro Cristelli, classe 1988, diplomato in Didattica della Musica cum Laude e in direzione corale presso l’Accademia P. Righele di Venezia: lui avrà il compito di preparare la formazione che rappresent­erà la coralità giovanile trentina in ambito regionale e nazionale.

Insomma, sembra tutto bellissimo: peccato che però alla chiusura delle audizioni il Trentino non riesca a raggiunger­e il numero minimo di cantori, con grandissim­e carenze soprattutt­o nelle sezioni maschili. E il motivo davvero non si capisce. «Forse i giovani han- no temuto di accollarsi un impegno in più», spiega ancora Bergamo, «ma quello del Giovanile sarà un impegno che occuperà un solo sabato al mese con prova a Trento. Una delle nostre priorità è stata infatti quella di non danneggiar­e i cori di provenienz­a di questi giovani».

La valenza di questo progetto però ha convinto a riaprire fino a metà ottobre la raccolta per le candidatur­e degli aspiranti cantori del Coro Giovanile Trentino. Si vuole quindi lanciare un appello ai giovani perché ci provino: le tre prove di audizione non sono affatto complesse (vocalizzo a scelta – O sacrum convivium di Luigi Molfino – brano a scelta); ma il più grande appello lo si lancia ai direttori: perché la coralità possa avere un futuro è necessario creare nuove vie che possano poi arricchire quelle già percorse o in fase di percorrenz­a; è anche un loro compito, infatti, incoraggia­re un giovane a farlo.

E si può essere sicuri che, con l’attenzione che la Federazion­e ha dimostrato in questo progetto per le realtà corali già attive, i direttori non potranno che ottenerne benefici.

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 ??  ?? La formazione italiana A livello nazionale esiste il Coro giovanile italiano: la Federazion­e dei Cori, per svecchiare il mondo corale trentino, punta a creare un Coro giovanile regionale. La strada però è in salita
La formazione italiana A livello nazionale esiste il Coro giovanile italiano: la Federazion­e dei Cori, per svecchiare il mondo corale trentino, punta a creare un Coro giovanile regionale. La strada però è in salita

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