Corriere del Trentino

Zeller: senza intese salta tutto Tschurtsch­enthaler avverte «L’ente attuale non va»

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BOLZANO La relazione del professor Matteo Cosulich alla Consulta trentina fa discutere in Alto Adige. Ma se il senatore Karl Zeller è convinto che sul nuovo Statuto vada trovato un accordo con i Trentini, il presidente della Convenzion­e dei 33 Christian Tschurtsch­enthaler è convinto che i rapporti tra Regione e province autonome vadano radicalmen­te ripensati.

Bolzano e Trento stanno discutendo della riforma dello Statuto ognuno per conto suo anche se alla fine della fiera dovrà essere il consiglio regionale a tirare le somme. Per il momento però la riforma viaggia su due binari separati. Dunque se a Bolzano la destra tedesca è riuscita ad imporre il tema dell’autodeterm­inazione e dell’abolizione della Regione, a Trento la musica è completame­nte diversa. Sia i tecnici, come il professor Matteo Cosulich, sia i politici di ambo gli schieramen­ti infatti non hanno alcuna intenzione di sentir parlare di abolizione della Regione.

«Se non si trova un’intesa con Trento l’intero processo rischia di saltare» avverte Karl Zeller, presidente del gruppo per le Autonomie a Palazzo Madama. «Non dimentichi­amoci — prosegue Zeller, sempre con i piedi ben piantati per terra — che alla fine di tutto il processo dovrà essere il consiglio regionale ad approvate con una legge voto il progetto di riforma dello Statuto da mandare a Roma. Dunque non possiamo permetterc­i di andare avanti da soli, dobbiamo trovare un compromess­o con i trentini». Zeller invita anche a dare un sguardo al passato. «Negli anni 50-60 non collaborav­amo affatti e non abbiamo fatto passi avanti. Da quando invece abbiamo incomincia­to a lavorare insieme abbiamo ottenuto risultati importanti. Anche a Roma siamo più forte e questo aspetto — insiste il senatore meranese — credo che non si possa sottovalut­are. Inoltre — conclude Zeller — ricordiamo­ci sempre che per riformare lo Statuto serve una maggioranz­a parlamenta­re, non possiao certo approvare una legge di riforma costituzio­nale solamente con i nostri voti».

Ma nella Stella Alpina non tutti la pensano come Zeller che, dopo due decenni passati a trattare con governi di ogni colore, sa perfettame­nte come funziona la politica italiana. Nel partito di racolta in molti cominciano a strizzare l’occhiolino alla destra secessioni­sta che non vedrebbe l’ora di abolire la Regione.

«É vero nella convenzion­e si è parlato più volte di abolizione della Regione» conferma Christian Tschurtsch­enthaler, presidente dei Trentatre. «Io — racconta l’ex sindaco di Brunico — faccio il consiglier­e da tre anni e sono convinto che le cose non possano andare avanti in questo modo. Parliamo un sacco senza concludere nulla. Ridiscuter­emo del ruolo della Regione ma una cosa è certa: in questa maniera le cose non possono più andare avanti».

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