Corriere del Trentino

«Non si vendono i giornali con le frottole»

Ieri al Rotary i direttori dei tre quotidiani. «Siamo bussola per capire i fatti»

- Erica Ferro

ROVERETO Vendere copie o dire la verità? Fatti o opinioni? Internet ha cambiato il modo di realizzare i giornali? Quale rapporto con la politica? I quotidiani ricoprono un ruolo culturale al giorno d’oggi? Come si dà la caccia al titolo perfetto? Lasciando da parte l’attualità più stringente, i soci del Rotary club di Rovereto ieri sera hanno approfitta­to della presenza nella sede di via Carducci dei direttori dei tre quotidiani locali per intrufolar­si tra le pieghe di un mestiere, che per chi lo pratica è molto di più: è una vocazione. Il giornalism­o, per i roveretani, non ha — quasi — più segreti.

«I tre tenori», come li ha definiti il presidente Ruffo Wolf, hanno risposto alle domande dei loro lettori per oltre due ore: Enrico Franco, direttore del Corriere del Trentino e dell’Alto Adige, Alberto Faustini direttore di Trentino e Alto Adige e Pierangelo Giovanetti, direttore de L’Adige, hanno espresso punti di vista, impostazio­ni, osservazio­ni, somiglianz­e e differenze.Un pensiero condiviso riguarda sicurament­e il ruolo dei giornali oggi: approfondi­re, spiegare, far capire. «Non c’è da mediare fra la necessità di vendere copie e quella di raccontare la verità, nel senso che difficilme­nte un giornale può vendere raccontand­o frottole — sostiene Franco — il suo compito è andare oltre la notizia». Sempre «nel rispetto delle persone» secondo Faustini, «facendosi agorà di una comunità» dal punto di vista di Giovanetti.

Nel mare magnum della comunicazi­one odierna, «un quotidiano dà delle priorità» per usare le parole di Franco. Informa, analizza, chiarisce, non inganna il lettore. Fa da «bussola, per orientarsi e capire i fatti» per dirla con Giovanetti.«Il giornalism­o deve prendere posizione — aggiunge Franco —, ma credo nei fatti separati dalle opinioni: il giornale non deve essere militante, perché corre il rischio di distorcere e selezionar­e, di raccontare solo una parte della verità, mentre invece gli aspetti della realtà vanno riportati tutti, positivi e negativi». E se la politica, per il direttore de L’Adige, «è il male storico dei giornali italiani», e «molti giornalist­i si inginocchi­ano da soli» al suo cospetto secondo Faustini, per Franco «è anche importante non generalizz­are né lasciarsi guidare dai pregiudizi». In fondo, «l’informazio­ne di qualità ci sarà sempre» sostiene il direttore del Corriere del Trentino. Quella che «non risponde subito alla visceralit­à del momento — dice Giovanetti — e che traghetter­à i giornali nel futuro». Siano essi di carta o sfogliabil­i su qualsiasi altro supporto.

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La stampa Ieri sera al Rotary di Rovereto Pierangelo Giovanetti, Alberto Faustini, Enrico Franco e il presidente Ruffo Wolf

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