Tenace e rispettoso: l’inedito Gianni Caproni
Il pioniere dell’aviazione nei filmati restaurati. «Papà, un esempio per tutti»
TRENTO Acrobazie di aerei e idrovolanti, scene di intimità familiare. Tutto questo nei sessanta filmati della collezione Caproni, restaurati e per la prima volta presentati al pubblico. Immagini di vita professionale e familiare di Gianni Caproni, illuminato protagonista dell’aviazione italiana e nel contempo affettuoso marito e padre di otto figli.
Strappati all’oblio è l’appropriato nome del progetto che ha consentito la restituzione di questi preziosi documenti storici, i più antichi al mondo di ambito aeronautico. Merito del Muse con il sostegno della fondazione Caritro e la collaborazione della Soprintendenza per i beni culturali, la fondazione Museo storico e l’università di Udine.
La collezione di filmati comprende circa 190 pellicole, in gran parte commissionate da Gianni Caproni. Una parte della raccolta si riferisce alla storia industriale del marchio Caproni, come nel caso di collaudi di nuovi velivoli o di visite agli stabilimenti da parte delle autorità politiche e militari dell’epoca. Non mancano numerosi scorci di vita familiare con la moglie Timina Guasti in momenti privati con i loro figli.
Una sessantina di filmati sono stati restaurati attraverso procedimenti e tecniche innovative d’avanguardia. Un impegnativo lavoro durato due anni. A differenza di quanto accade di norma, si sono dovuti conservare gli originali perché proprietà inalienabile della Provincia. Il risultato è di grande impatto emotivo perché restituisce una storia che inizia ai primi del secolo scorso per proseguire fino agli anni Ottanta.
«Si tratta — spiega Neva Capra, curatrice delle collezioni del museo dell’aeronautica — di straordinari filmati che, in particolare, forniscono un’immagine di Caproni più umana di quella trasmessa dai libri di storia. Ci permettono di riscoprire un uomo dai valori ancora oggi attuali: voglia di sperimentare, tenacia nel raggiungere i risultati progettati, rispetto verso tutti. Da lui abbiamo ancora molto da imparare». «Sono felice — afferma Umberto Caproni — che mio padre venga ricordato attraverso questi filmati. Era una persona schiva, modesta, che non ha mai voluto mettersi in mostra». Non sono mancati toccanti ricordi personali: «Mai un rimprovero — aggiunge il figlio Umberto —. In famiglia era un esempio per tutti noi. Aveva ricevuto un’educazione alla trentina che ci ha trasmesso. Ci ricordava sempre tre regole: mai dedicarsi al gioco d’azzardo, mai bere e mantenere sempre la promessa fatta al momento del matrimonio».