Il cancelliere austriaco Kern plaude all’Italia «Ottimo lavoro, il Brennero rimane aperto»
Profughi, messaggi di distensione da Vienna . Il cancelliere: «L’Europa per anni non è stata solidale con voi»
BOLZANO La frontiera del Brennero «rimane com’è, cioè aperta e senza grandi controlli, anche perché l’Italia sta facendo di suo un ottimo lavoro di controllo». Lo ha confermato ieri il cancelliere austriaco Christian Kern in una intervista ad Agorà, su Rai 3. «Io non ero favorevole al muro e non lo sono ora» ha affermato Kern, aggiungendo che «è chiaro che in Europa dovremmo evitare di fare frontiere interne, perché è proprio in quel momento che iniziano i problemi. Si crea un effetto domino che rischia di ingigantire e esasperare tutto, vogliamo evitare questo, vogliamo aiutare l’Italia».
Intervistato dai giornalisti della trasmissione Rai, il cancelliere austriaco ha sostanzialmente ribadito quanto già affermato nei giorni scorsi dal ministro degli Interni Wolfgang Sobotka. Dalle pagine della Tiroler Tageszeitung l’esponente dei popolari aveva infatti chiarito come la norma al vaglio del governo di Vienna, relativa al blocco dell’accoglienza dei migranti, non dovrebbe entrare in vigore quest’anno, poiché la quota di 37.500 richiedenti asilo prevista per far scattare la norma non dovrebbe comunque essere raggiunta.
Un discorso più politico è stato quello fatto da Kern ai microfoni di Agorà. «Tra Austria e Italia i rapporti sono buoni e abbiamo grande rispetto di ciò che l’Italia fa. In generale pensiamo che sia molto più efficiente aiutare i migranti nei loro Paesi di origine. È qui che l’Europa deve dare delle risposte» ha proseguito Kern, aggiungendo che «l’Europa sicuramente non è stata solidale con l’Italia per molti anni, e così anche con la Grecia». Il presidente del Consiglio Matteo Renzi «non è stato contento dei risultati del vertice di Bratislava, e anche io in quell’occasione non lo sono stato» ha aggiunto Kern, sottolineando che «la dimensione dei problemi era così grande che si doveva trovare una soluzione veloce, ma purtroppo in Europa si discute molto e si combina poco». Kern ha inoltre difeso il proprio paese dall’accusa di razzismo formulata da più parti in tema di accoglienza, collegandosi alle future elezioni presidenziali del 4 dicembre, dove al ballottaggio si fronteggeranno Norbert Hofer (FPÖ, estrema destra) e Alexander Van der Bellen (indipendente dei Verdi).
«L’Austria non è affatto un paese razzista. E comunque chi in Austria darà il proprio voto al candidato Norbert Hofer come futuro presidente non significa che sia necessariamente un aderente ai movimenti di estrema destra» ha chiarito Kern, che ha poi aggiunto «Le persone votano guidati dalle proprie paure. Se in Europa vince la destra, allora rischiamo moltissimo» ha concluso il cancelliere austriaco Kern.