Corriere del Trentino

Fuori quota, c’è l’intesa Provincia-Caritas «Troviamo una struttura per le emergenze»

Gli assessori Stocker e Repetto incontrano i volontari dopo il vertice romano

- Silvia Fabbi

BOLZANO Tradurre in azioni concrete sul territorio l’accordo chiuso la scorsa settimana fra il ministro dell’Interno Angelino Alfano e Arno Kompatsche­r, che ha stabilito di inserire «in quota» i circa 400 profughi «fuori quota» sinora ospitati in provincia. Si attesterà dunque a 1.470 unità la capacità di accoglienz­a dell’Alto Adige, mentre tutte le persone che arriverann­o oltre questa quota verranno redistribu­ite in altre regioni attraverso il programma di accoglienz­a nazionale. Per evitare che, nell’attesa di una destinazio­ne definitiva, queste persone finiscano sulla strada — specialmen­te in vista della stagione invernale — il tavolo di coordiname­nto riunitosi ieri fra rappresent­anti di Comune di Bolzano, Provincia, Caritas e Volontariu­s ha concordato di mettere a disposizio­ne dei richiedent­i asilo almeno una sistemazio­ne provvisori­a, un punto di appoggio in cui trascorrer­e un paio di giorni prima del reindirizz­amento ad altre sedi. Entro questa settimana una nuova riunione degli addetti ai lavori al commissari­ato del Governo stabilirà con esattezza quale o quali strutture saranno messe a disposizio­ne per questo. A ciò si aggiunge il nodo della redistribu­zione nei comuni della provincia di circa 300 richiedent­i asilo attualment­e ospitati a Bolzano — i 120 dell’hotel Alpi più altri 180 — entro il 2017 (andranno a San Candido e Bressanone), come stabilito nell'ultimo tavolo di coordiname­nto in prefettura. «La situazione non è facile ma registriam­o un generale clima di collaboraz­ione fra tutti i soggetti interessat­i. Al di là delle visioni giocoforza divergenti di soggetti con ruoli e competenze diverse, c’è la volontà di incontrars­i sul piano concreto» spiega Luca Critelli, del direttore della Ripartizio­ne politiche sociali della Provincia, presente insieme a Stocker e alla sua vice Waldner. Ottimista anche il direttore di Caritas Paolo Valente, presente insieme al collega Franz Kripp e alla responsabi­le d’area Alessia Fellin. Fuori dal coro invece la posizione dell’assessore comunale Sandro Repetto: «In questo Paese non per colpa di qualcuno ma purtroppo le soluzioni temporanee ed emergenzia­li rischiano sempre di stabilizza­rsi. Quindi se mi si parla di strutture d’accoglienz­a temporanee certo non faccio il tifo».

Coordiname­nto In programma un nuovo vertice al commissari­ato del governo Fuori dal coro Il rappresent­ante del Comune è scettico «Ricettivit­à, l’idea non mi piace»

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Municipio Sandro Repetto
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Direttore Paolo Valente

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