Appello di Azzi «Più gruppi? Costi elevati, pochi vantaggi»
Credito cooperativo, ancora tensioni sugli assetti. Domani il meeting di Cassa centrale a Verona
TRENTO Domani a Verona Cassa centrale banca terrà il suo meeting per convincere le Bcc e Cr ad aderire al progetto di gruppo alternativo a Iccrea. Per questo il presidente di Federcasse, Alessandro Azzi, fa un nuovo appello, con una lettera a tutte le oltre 300 banche italiane. «Le ragioni dell’unità non sono cambiate. L’opzione del Gruppo nazionale unico deriva infatti da una serie di motivi industriali, di opportunità e di convenienza strategica. Uno sbocco in più gruppi comporterebbe moltiplicazione di costi, concorrenza interna, disorientamento del management e delle basi sociali».
«I margini di autonomia del sistema Bcc diminuirebbero in presenza di due gruppi concorrenti e meno dotati», scrive Azzi. L’incontro di domani di Ccb a Verona potrebbe essere visto solo come una «misurazione» della propria forza nelle trattative con Federcasse sul gruppo unico oppure, al contrario, come una riunione fondante del proprio gruppo autonomo. In questo ultimo scenario il rischio, secondo diversi osservatori, è che a Federcasse e Iccrea resti la parte meno solida del sistema cooperativo con la necessità di cercarsi un partner industriale, magari estero, mentre gli istituti più patrimonializzati vadano a costituire un gruppo robusto, dotato di una efficiente struttura tecnologica ma più ridotto nelle dimensioni. Un’ipotesi che annullerebbe il quadro di un grande gruppo unico delle Bcc che si posizionerebbe fra i primi cinque in Italia (e sicuramente il primo per capitale nazionale) visto con favore dal governo e dalla Banca d’Italia.
In questo contesto le Raiffeisen altoatesine confermano la loro scelta di costituire un gruppo autonomo locale.
L’appello Le ragioni industriali e strategiche dell’unità non sono cambiate