Biancofiore: italiani assimilati Kronbichler: intervenga l’Agcom
Grillini preoccupati: concentrazioni, occorre un tetto provinciale
L’atto finale della Todesmarsch degli italiani. La cristallizzazione di un monopolio. Il grande riassetto editoriale su scale regionale diventa anche un caso politico. In una terra dove gli equilibri etnici sono ancora un nervo scoperto, il fatto che primo gruppo editoriale in lingua tedesca metta le mani sul principale quotidiano italiano non poteva passare inosservato.
«É l’atto finale della Todesmarsch degli italiani. Il gruppo tedesco temeva l’assimilazione ma ormai sono gli italiani che si sono assimilati» commenta la deputata forzista Michaela Biancofiore secondo cui il gruppo Athesia ha fatto scacco matto al re. «É un peccato che non vi siano imprenditori italiani disposti ad investire. Il prossimo passo sarà la nascita dello stato libero del Sudtirolo, ormai è solo questione di tempo. Ne sono convinta. Il sottosegretario alle comunicazioni Luca Lotti dovrebbe intervenire».
Usa toni funesti anche Florian Kronbichler, deputato di Sel. «Quello che sta accadendo la dice lunga sullo stato di salute della comunità italiana. E questo è preoccupante, si sta andando verso l’estinzione. Già un italiano qui può essere solamente vice, ora viene meno anche il giornale e con esso la possibilità di esprimersi. Il significato simbolico è forte» dice il deputato di Sel Florian Kronbichler. «Per fortuna ci saranno ancora il Corriere e il Tageszeitung, ma un solo editore viene ad avere il controllo dei due principali quotidiani in lingua italiana e tedesca, la questione dovrebbe interessare il Comitato per le comunicazioni. Oltretutto — prosegue — Athesia ha nel suo statuto la tutela della lingua e della cultura tedesca e ladina, e cosa c’entra l’acquisto del principale giornale degli italiani?».
Anche i grillini seguono con attenzione la vicenda. Il consigliere provinciale Paul Köllensperger è convinto che le attuali regole antitrust non tutelino abbastanza la concorrenza. «In Alto Adige abbiamo visto che Athesia aveva già il quasi monopolio della raccolta pubblicitaria e questo crea una distorsione notevole del mercato. Spesso si sente dire, come battuta, che il Dolomiten è l’unico giornale che ha anche un partito. Con questa acquisizione la battuta varrà anche per la parte italiana. Credo che l antitrust dovrebbe esistere anche a livello regionale, e non solo nazionale, per evitare la concentrazione di una parte sola che di certo non giova».