Via S. Giovanni Bosco Confermato il polo degli uffici
Palazzo Thun, confronto sul progetto. Civica Trentina: «Un albergo in via S. Giovanni Bosco»
TRENTO Lo aveva già detto in commissione bilancio a settembre. E ieri pomeriggio, in consiglio comunale, l’assessore ai lavori pubblici Italo Gilmozzi ha confermato la sua posizione. «La sede migliore per gli uffici tecnici — ha spiegato Gilmozzi — è quella del nuovo polo degli uffici in via San Giovanni Bosco».
In aula, insieme ai dirigenti Giuliano Franzoi e Cristina Degasperi, l’assessore ha ripetuto i dati relativi al confronto delle varie ipotesi sul tavolo: la ristrutturazione dell’ex Civica casa di riposo, l’acquisto di un immobile sul libero mercato o dei locali del Top center (dove adesso i servizi comunali sono in affitto) e la vendita dell’ex Civica (che potrebbe fruttare alle casse di Palazzo Thun circa 4 milioni). Come anticipato in commissione, Gilmozzi ha indicato nella costruzione del nuovo «polo degli uffici» la soluzione preferita. Se infatti l’acquisto di una nuova sede comporterebbe, in prima battuta, un costo più basso per l’amministrazione, nella valutazione delle spese di gestione il nuovo polo riguadagnerebbe il primato, viste le caratteristiche di efficienze energetica previste nella realizzazione dell’edificio a ridosso di piazza Fiera. Senza contare che, in commissione, Gilmozzi aveva anticipato il contenuto delle risposte fornite da Patrimonio del Trentino e dalla Fimaa rispetto alla presenza sul territorio cittadino di immobili con le caratteristiche adatte per ospitare gli uffici tecnici del capoluogo. «Entrambi ci hanno comunicato che non esistono, a Trento, soluzioni di questo tipo» è stata la precisazione dell’assessore.
Ampio il dibattito seguito all’illustrazione (cinque minuti il tempo limite per gli interventi). Con il Pd — per voce del presidente della commissione urbanistica Emanuele Lombardo e di Alberto Salizzoni — a favore del trasferimento. E la Civica Trentina, invece, contraria. «In vista della costruzione del nuovo Prg — ha spiegato Andrea Merler (non presente in aula, ma tra i più attivi sul tema) — è chiaro che si può rimettere in discussione la scelta urbanistica: all’ex Civica ci sta bene un albergo, non un polo degli uffici». Non solo: «Il gap è anche economico. Ci sono 4 milioni in ballo, quelli del valore dell’immobile». Con una precisazione: «I finanziamenti statali potrebbero cambiare la situazione. Ma solo se il contributo sarà completo, non se arriveranno solo 2 o 3 milioni».
Altrettanto articolato il confronto sulla mozione della Lega contro le moschee.