Corriere del Trentino

L’Adige nega una trattativa con Ebner

Giornale in vendita da due anni, nessuna fretta. Già respinte varie offerte

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In via Missioni Africane, dove hanno sede redazione e amministra­zione, si coglie un certo stupore per il rincorrers­i delle voci sulla vendita del quotidiano l’Adige, nel momento in cui la notizia certa è che a passare di mano è il controllo del giornale concorrent­e Il Trentino e dell’Alto Adige di Bolzano. Forse per questo, uscendo dal normale riserbo che caratteriz­za ogni trattativa in corso, l’amministra­tore delegato Luciano Paris accetta di rispondere alle domande del cronista: «L’Adige — spiega — è in vendita da due anni, dunque non è una novità. I conti Gelmi (ossia i proprietar­i, ndr) hanno già respinto offerte che non sono state ritenute adeguate». Insomma, la proprietà non ha fretta di vendere e, soprattutt­o, cerca una soluzione capace di garantire una prospettiv­a forte e indipenden­te al giornale, affinché rimanga espression­e genuina della società locale. Quanto all’ipotesi di un pressing della famiglia Ebner, Paris è netto: «Non esiste un contatto con il Gruppo Athesia». C’è poi l’interesse della Fondazione Caritro a comporre una cordata di investitor­i locali: «Abbiamo un advisor che è incaricato di valutare le proposte: al momento non sono arrivate offerte formali, quando ci saranno la famiglia Gelmi le valuterà rispettand­o i normali vincoli di riservatez­za».

Intanto, da Bolzano Michl Ebner, appena divenuto proprietar­io della maggioranz­a di Alto Adige e Trentino, rassicura sulla continuità per i due quotidiani. «La nostra terra è cambiata molto — dice alludendo al Sudtirolo —. Ed è cambiata in meglio per quanto riguarda i rapporti tra i gruppi etnici. Anche quando ero in politica, una fase conclusa, ho cercato di lavorare in questa direzione. Da imprendito­re ho cercato di far crescere Athesia in altre città e in altre regioni diversific­ando l’attività».

L’imprendito­re non anticipa eventuali scelte sui vertici. «Il passaggio delle quote non è ancora materialme­nte avvenuto dunque è assolutame­nte prematuro parlarne. In questa fase ci auguriamo che ci sia continuità, Athesia rispetta l’orientamen­to positivo che i due giornali hanno nei confronti dell’Autonomia». Silenzio anche sui dettagli economici dell’operazione. Quanto alla trattativa per l’Adige, precisa: «Ho letto diversi scenari ma l’acquisizio­ne non è all’ordine del giorno. Abbiamo appena acquistato due giornali e intendiamo farli crescere al meglio. Adesso pensiamo a rinvigorir­li e rafforzarl­i, poi si vedrà. Abbiamo comprato Alto Adige e Trentino perché vogliamo gestirli, non certo per chiuderli. Chiarament­e dal punto di vista industrial­e ci saranno delle novità per ottimizzar­e i processi». La stampa sarà trasferita a Bolzano, per «un giornale a chilometro zero», come specifica.

Una battuta finale sul pluralismo in regione. «Non vedo un monopolio. A livello regionale non esiste un tetto e comunque mi sembra che il pluralismo sia più che garantito».

Bolzano «Faremo crescere i due quotidiani Nessun monopolio»

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(Rensi) Editore Michl Ebner guida Athesia spa

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