Borse di studio, riunione entro fine mese
Il Senato accademico potrebbe discutere la proposta Pascuzzi già il 26
TRENTO La proposta sulle borse di studio del professor Giovanni Pascuzzi sarà discussa in Senato accademico nella prossima seduta, programmata entro fine mese.
L’organo di governo scientifico e didattico dell’ateneo si è riunito ieri ma all’ordine del giorno non era stata inserita la trattazione dell’idea avanzata martedì dal docente attraverso le pagine del Corriere del Trentino.
Pascuzzi ha proposto di utilizzare una parte della quota premiale spettante all’università per incrementare i fondi e innalzare la soglia Isee fino a 23.000 euro, garantendo così l’accesso alle borse di studio a un numero maggiore di studenti.
La proposta dovrebbe essere discussa mercoledì 26, durante la prossima seduta del Senato accademico, a cui parteciperà anche il rettore Paolo Collini che in questi giorni è impegnato all’estero.
In realtà già da tempo era stata calendarizzata una riunione per discutere il macrotema delle borse e del diritto allo studio di fronte all’organismo al suo completo, e tra due settimane potrebbe dunque presentarsi l’occasione adatta per iniziare ad affrontare il suggerimento di Pascuzzi.
La proposta del docente è stata accolta favorevolmente dai rappresentanti degli studenti delle liste di maggioranza Udu e Unitin, nonostante abbiano sottolineato la necessità che l’intervento dell’ateneo sia applicato per un tempo limitato, in attesa di decisioni formali e conclusive da parte del governo provinciale.
Dubbi di natura giuridica della soluzione, nonché sull’opportunità di adottarla, sono stati al contempo sollevati dal prorettore vicario Flavio Deflorian.
La fattibilità dell’intervento, la sua durata nel tempo, l’ammontare dei fondi necessari e la possibilità di rispondere alle richieste degli studenti saranno tutti temi su cui il Senato accademico dovrà esprimersi prima di un’eventuale discussione all’interno del consiglio d’amministrazione dell’ateneo a cui spetta l’ultima parola in materia.
Quota premiale L’obiettivo è utilizzare una parte dei fondi per arrivare alla soglia Isee di 23.000 euro