Sicurezza degli sportivi, defibrillatori in ogni impianto
Uez: ne aggiungeremo un’altra decina nei luoghi cittadini più affollati. Costo: mille euro l’uno
TRENTO L’obbligo sancito dal decreto Balduzzi è slittato al 30 novembre, ma già tutti i 111 impianti sportivi gestiti da Asis nel capoluogo sono dotati di defibrillatore. Il progetto, partito nel 2012 dalle tre maggiori piscine della città, è stato completato a settembre con un’ulteriore dotazione di 76 apparecchi. «È importante che Asis abbia anticipato i tempi — commenta Tiziano Uez alla sua prima uscita da assessore allo sport — e il Comune farà la sua parte installando una decina di defibrillatori anche in città».
Le zone deputate sono ancora in fase di individuazione, ma corrisponderanno verosimilmente ai luoghi più frequentati di Trento, dalla stazione a piazza Duomo. «Avevo presentato un’interrogazione al sindaco un anno fa» ricorda Uez. Per l’avvio della stagione sportiva 2016/2017, intanto, in tutti gli impianti sportivi si trovano i defibrillatori semiautomatici, ovvero gli apparecchi in grado di fare ripartire con una scossa elettrica il cuore in caso di fibrillazione ventricolare: 95 fra bagnini, maestri di sci, dipendenti Asis, custodi, operai e cassieri sono gli addetti formati all’utilizzo, 922 le società sportive che troveranno un presidio a disposizione. Un risultato reso possibile dalla sinergia fra Comune, Azienda sanitaria, Asis e le imprese e cooperative che forniscono servizi di primo soccorso e custodia all’azienda speciale per la gestione degli impianti sportivi comunali. I costi (mille euro ad apparecchio e 150 annuali per la manutenzione) verranno coperti al 95% dal contributo della Provincia. «Tocca al Comune adesso fare di più — annuncia Uez — proponendo la formazione nell’ultima classe delle scuole superiori ad esempio». Uez, che annuncia di aver istituzionalizzato un incontro con i vertici di Asis ogni giovedì e si dice a disposizione delle società sportive nello stesso giorno della settimana dalle 7.30 alle 9.30, esorta Asis «a mettersi al servizio del Trentino intero perché tantissimi utenti vengono da fuori città». «Va bene, purché si trovino le soluzioni migliori e concordate — risponde il presidente Antonio Divan — Asis lavora su indirizzo del Comune, troveremo orientamenti condivisi». Da registrare, inoltre, la diminuzione degli ingressi alle piscine comunali del 19% rispetto al 2015 nel corso dell’estate (+5,6% rispetto al 2014) e il calo dei ricavi del 13% (+ 3% se confrontati invece con il 2014). Da fine mese, infine, la piscina Manazzon sarà aperta all’utenza privata anche dalle 6 alle 7.45.