Perseguita un’intera famiglia Stalking, donna a processo
TRENTO Vecchie ruggini, rancori e e risentimenti che appartengono al passato, ma mai realmente superati. Due famiglie, uno stesso paese, unite da un odio comune, una rabbia, che affonda le radici negli anni ‘60. Non è chiaro quale sia stata la scintilla ad accendere gli animi, ma da anni la donna, una cinquantenne, avrebbe deciso di rendere la vita impossibile a una settantenne e a tutta la sua famiglia. La donna da anni perseguita la compaesana, il figlio, la nuora e anche i nipotini. Insulti per strada, frasi pesanti rivolte anche ai bambini: «Si crede miss invece è una palla di m..». E ancora: «Sei una megera». «Imbecille, delinquente». « Ti farò terra bruciata». Questo il tenore di alcune frasi che la donna avrebbe rivolto ai quattro compaesani. Uno stillicidio per la famiglia, difesa dall’avvocato Nicola Zilio, che qualche anno fa aveva già denunciato una volta la cinquantenne, ma alla fine la vicenda si era conclusa con una remissione di querela e il pagamento di una somma a titolo di danno. Ma l’accordo non aveva cancellato il livore e la donna, difesa dall’avvocato Monica Baggia, ha continuato a perseguitare i vicini. È così scattata una nuova denuncia per stalking. I fatti contestati riguardano il periodo dal 2013 ad oggi. Ieri si è aperta l’udienza ma è stata rinviata.