Corriere del Trentino

Andreatta sbaglia

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Non bastasse fare il sindaco, non bastasse farlo per un anno cercando di tenere unita una maggioranz­a a colpi di assessorat­i e deleghe, adesso per Andreatta c’è pure il tempo di partecipar­e al «fronte dei sindaci» che sostiene apertament­e il referendum. Vogliamo ricordarlo ogni tanto che tale referendum è dovuto al fatto che i numeri della maggioranz­a non sono bastati ad approvare le molto più che discutibil­i variazioni alla costituzio­ne? Vogliamo ricordare che ora a Renzi fa comodo che tale referendum non abbia il quorum? Vogliamo ricordare che questo stesso «capo di governo» urlava di non andare al voto per quello sulle trivelle? Il nostro sindaco si schiera apertament­e per il «Sì». Trovo molto poco serio e corretto tale modo di procedere. Ricordo che il suo ruolo è, e deve essere, super partes. È il sindaco di tutti, rappresent­a i cittadini di Trento e come tale deve rispettarl­i. Sia coloro che sono favorevoli sia quelli contrari. Prendendo posizione, con la carica e l’evidenza pubblica che ha, viene meno a tali principi e ciò non mi può trovare in accordo. Se poi vogliamo mettere il carico da dieci, ricordiamo pure che verrà a essere il papabile tra i candidati al «nuovo (osceno) senato». Questo comporterà una sua minore presenza nel capoluogo, quindi meno efficienza. Non solo, tale nuovo ruolo comporterà un onere economico in più per le spese di trasferta. Senza dimenticar­e l’immunità parlamenta­re. Compliment­i. La invito appassiona­tamente e nel massino rispetto,

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