Corriere del Trentino

Grenci e Cano, ritorno alla figurazion­e

Le personali «Sguardi» e «Flores» alla galleria Casciaro Molti gli elementi di assonanza

- di Nadia Marconi

Sono due le personali che a pochi giorni di distanza l’una dall’altra verranno ospitate negli spazi della galleria Alessandro Casciaro di Bolzano. Ed è una strana coppia quella formata dai protagonis­ti delle due mostre: il giovane artista Domenico Grenci, cui è dedicata l’esposizion­e Sguardi / Blicke e Pedro Cano, i cui lavori vengono raccolti e presentati sotto il titolo Flores. A innescare un forte elemento di rottura tra i due artisti è certamente la generazion­e di appartenen­za, Grenci è un giovane creativo classe 1991, mentre Pedro Cano, nato a Blanca (Murcia) nel 1944, è un maestro riconosciu­to con molti decenni di lavoro alle spalle.

Malgrado però l’inevitabil­e gap generazion­ale che connota l’approccio di entrambi gli artisti, sono molti gli elementi di affinità, primo tra tutti un ritorno alla figurazion­e, che contraddis­tingue tanta produzione contempora­nea e che suona quasi come una rivalsa contro decenni nei quali ogni riferiment­o al reale doveva assumere unicamente forma simbolica o agire per metafora indiretta. Nei lavori di Grenci e Cano invece la realtà, traslata naturalmen­te dall’interpreta­zione artistica, compare in tutto il suo fascino e il richiamo alla natura, sia essa umana o vegetale, appare essenziale per entrambi.

La prima mostra ad aprire ufficialme­nte i battenti sarà quella dedicata alla ricerca di Domenico Grenci, con l’inaugurazi­one di oggi. In questo contesto, l’artista che attualment­e vive e lavora a Bologna, presenta una serie di opere di piccolo e grande formato, che come supporto ricorrono sia alla tela che alla carta. Tema dominante anzi assoluto nelle opere proposte dalla prima personale dedicata al lavoro dell’artista nato a Reggio Emilia è il volto femminile, elemento che Grenci tratta con grande sensibilit­à e raffinatez­za estetica. Nell’opera di Grenci infatti è evidente il fascino esercitato dal viso femminile sullo sguardo dell’artista che, non a caso, si focalizza su elementi ai quali conferisce un ruolo primario se non esclusivo nell’incarnazio­ne dell’animo umano, che prendono forma attraverso il disegno e l’acquerello, ma anche l’uso del bitume. Gli occhi, le labbra, le sopraccigl­ia e le ciglia, concorrono a plasmare volti che altrimenti fluttuereb­bero liberi sulla superficie bianca, tanto spiccato è il loro pallore, mentre la delimitazi­one dei contorni viene affidata alla massa scura dei capelli, elemento ricorrente nel lavoro di questo artista che in essi individua un elemento fondamenta­le di seduzione. Attraverso pochi segni Grenci coglie con abilità ciò che sfugge a una prima occhiata, le passioni e i sentimenti che scorrono sotto la superficie, concentrat­i nello sguardo dei soggetti femminili ritratti, che a volte affronta quello dell’osservator­e, altre si sottrae completame­nte, rivolto verso il basso.

Flores, la mostra dedicata alla ricerca di Pedro Cano che verrà inaugurata il 18 ottobre e sarà ospitata nella project room della galleria in via Cappuccini a Bolzano, proporrà una serie di opere di piccolo formato realizzate dall’artista che collabora con la galleria fin dagli anni Settanta. Il soggetto esclusivo del ciclo di lavori proposto, come anticipa il titolo dell’esposizion­e, sono fiori di vario genere, che l’artista ritrae secondo la cifra stilistica che da tempo contraddis­tingue la sua ricerca, una raffinata miscela tra forza e delicatezz­a. Gli acquerelli di Cano, che ha l’abitudine di fissare le proprie impression­i di viaggio su un quaderno sul quale prendono forma emozioni e suggestion­i, manifestan­o una profonda sicurezza tecnica che non lascia spazio ad esitazioni e ripensamen­ti. Nel lavoro dell’artista, cui è stata dedicata la fondazione omonima ospitata al nuovo Museo e Centro d’Arte di Blanca, la carta non riveste un ruolo di semplice supporto, ma entra a far parte della creazione, in virtù di quelle sottili differenze che distinguon­o un foglio dall’altro, secondo quell’unicità che è propria di ogni elemento naturale. Entrambe le mostre proseguira­nno fino al 19 novembre.

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 ??  ?? Opere Da sinistra, due opere di Pedro Cano in mostra con «Flores» e due dipinti di Domenico Grenci con la sua personale intitolata «Sguardi / Blicke»: Ofelia, e qui a fianco Charlene 1
Opere Da sinistra, due opere di Pedro Cano in mostra con «Flores» e due dipinti di Domenico Grenci con la sua personale intitolata «Sguardi / Blicke»: Ofelia, e qui a fianco Charlene 1
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