«Cattolici e protestanti, dialogo possibile»
Lutero, 500 anni dopo. La città del Concilio ospita il convegno ecumenico
TRENTO La riforma protestante 500 anni dopo. Sarà Trento, città del Concilio, a ospitare da mercoledì 16 a venerdì 18 novembre al Collegio Arcivescovile, il convegno ecumenico «Cattolici e protestanti a 500 anni dalla Riforma; uno sguardo comune sull’oggi e sul domani».
Un incontro organizzato dall’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei e dai rappresentanti della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia per «ricominciare a camminare insieme»: cattolici e protestanti, in occasione del V centenario della Riforma, quando Martin Lutero, appose le sue 95 tesi sulla porta della chiesa del castello di Wittenberg. Una scossa fortissima per la Chiesa che, anche grazie a quel gesto, riscoprì la sua forza. «La riforma luterana ha ricordato alla Chiesa che era necessario essere sobria per non perdersi in percorsi distanti del Vangelo. E questo è un messaggio oggi attualissimo» ricorda l’arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi. Lo stesso Papa Francesco si è recato in Svezia per rileggere la memoria di Lutero in un’ottica di unità. Ed anche la scelta di Trento come città in cui ospitare il convegno non è casuale: «Durante il Concilio si cercò un punto di incontro con Lutero, ma ciò non avvenne. Questo portò la Chiesa a mettersi in discussione innescando non una contro-riforma, ma una vera e propria riforma» riflette don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei. «Oggi, se siamo qui insieme — precisa — è perché si sono fatti importanti passi avanti e perché intendiamo dire alle rispettive comunità che è possibile e doveroso ragionare insieme». Una riflessione, questa, condivisa dal pastore luterano di Bolzano, Marcus Friederich, che sottolinea: «Noi rappresentiamo una piccola Chiesa di emigranti tedeschi, portiamo le tesi luterane nel mondo cattolico italiano e riscopriamo, ogni volta, una prospettiva diversa sull’ecumenismo. Questo, dunque, sarà un tassello chiave nel dialogo interreligioso». Le conferenze, infatti, saranno sempre condotte con riflessioni a due voci dedicate alla riconciliazione delle memorie, al dialogo ebraico-cristiano e cattolico protestante e alle concrete esperienze di carità, come nel caso dei corridoi umanitari. Una valigia e del pane condiviso, infatti, saranno simbolo delle giornate. Al calendario, inoltre, si aggiungeranno due serate: mercoledì alle 20.45 nella basilica di S. Maria Maggiore, il concerto di brani cattolici e protestanti, e giovedì, alla stessa ora, la celebrazione nella cattedrale di San Vigilio durante la quale i ministri invocheranno il perdono. Le conclusioni, infine, venerdì mattina guarderanno alle prospettive del cammino ecumenico con Paolo Naso, Alberto Melloni, Luca Negro, presidente della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e don Cristiano Bettega. Martedì dalle 18 alle 21, nella cappella di via Prepositura, gli universitari saranno chiamati a confrontarsi sulle diversità religiose, mentre scuole e parrocchie, per tutto l’anno, potranno approfondire il percorso didattico proposto al Vigilianum.