Corriere del Trentino

Zeni e la convivenza «Eliminare le barriere»

«Molti immigrati mi dicono: mai stati a cena da un trentino». La preside: spesso sono i ragazzi stranieri ad auto-isolarsi

- di Silvia Pagliuca

«S ulle seconde generazion­i di immigrati ci giochiamo il futuro: basta vedere cos’è successo in Francia, dove le politiche di integrazio­ne sono state scarse». L’assessore Luca Zeni rilancia la sfida dell’integrazio­ne. Pasini (Associazio­ne presidi): «Puntiamo su percorsi di co-gestione».

TRENTO «“Non siamo mai andati a cena da un trentino”: è una delle frasi che più mi sento ripetere e che più mi colpisce quando parlo con immigrati che da anni vivono e lavorano qui». Parte da un esempio concreto, Luca Zeni, assessore alla salute e alle politiche sociali della provincia di Trento, per ammettere che di vera integrazio­ne ancora non si può parlare: «Il percorso è lungo e complicato e il clima internazio­nale non aiuta».

Il reportage del Corriere del Trentino sulle seconde generazion­i di immigrati che hanno ammesso di sentirsi poco — o per nulla — italiane, infatti, è suonato come un allarme: «Qui ci giochiamo il futuro — riflette l’assessore — basta vedere cosa è accaduto in Francia dove le politiche di integrazio­ne sono state scarse e la mobilità sociale molto bassa: si è arrivati a situazioni gravi ed estreme». Un avvertimen­to, questo, lanciato anche dall’orientalis­ta Massimo Campanini che, commentand­o il reportage, ha scritto: «Capendo perché Gihed Hazgui, che è italiano e trentino, non si sente tale, capiremo anche perché le banlieue di Parigi e gli slum di Los Angeles bruciano». Gihed Hazgui, infatti, è uno dei ragazzi intervista­ti: trentino di nascita, si definisce «tunisino nell’anima». Un «italiano a metà» rispetto al quale è naturale chiedersi dove si è sbagliato e cosa sia possibile fare. «Dobbiamo abbattere le barriere tra i gruppi sociali, favorire la conoscenza reciproca — rileva Zeni — La scuola è la nostra principale alleata: dobbiamo aumentare il tasso di scolarità dei ragazzi stranieri, perché un’istruzione più elevata ridurrà il gap di mobilità sociale».

Già oggi il Trentino, rispetto al resto d’Italia, riesce ad assicurare una scolarità maggiore, soprattutt­o grazie agli istituti profession­ali. Ma chi nella scuola lavora ogni giorno, come Alessandra Pasini, presidente della sezione trentina dell’Associazio­ne nazionale presidi e dirigente dell’istituto tecnico Pilati di Cles, assicura che spesso sono proprio i ragazzi di seconda generazion­e ad auto-isolarsi: «Creano gruppi a parte, parlano nelle loro lingue, in classe così come sui social network. Una vera integrazio­ne avviene solo se è reciproca». Nel suo istituto, il 10% degli alunni è di seconda generazion­e e si contano almeno 21 nazionalit­à diverse: i più numerosi sono gli est europei, seguiti dai nord africani e, in misura molto minore, dai sudamerica­ni. Per ognuno di loro pesa moltissimo il contesto di provenienz­a, l’orientamen­to religioso e la scolarità della famiglia d’origine. «Sono soprattutt­o i figli di arabi e di indiani ad avere difficoltà: in famiglia non parlano l’italiano, le mamme hanno rapporti solo all’interno delle loro comunità, le ragazze sono molto chiuse e sottomesse», racconta la preside che evidenzia anche un altro punto debole: il rapporto con le donne. «Per i macedoni e i marocchini è difficile riconoscer­e l’autorità femminile: si comportano in maniera diversa se il docente è uomo o donna. Per noi è un grande problema». Inoltre i tentativi di coinvolger­e le famiglie spesso sono falliti: «Con il Centro educazione adulti ho invitato i genitori a partecipar­e a diversi incontri, ma solo pochi sono intervenut­i», ammette Pasini. La strada è in salita, ma lei promette di continuare a provarci: «Nei prossimi mesi creerò momenti di cogestione per dare ai ragazzi la possibilit­à di esprimersi e conoscersi». Ma, la sensazione è che non ci sia davvero più tempo da perdere.

L’assessore «La scuola è la nostra principale alleata per ridurre il gap di mobilità sociale» Pasini «Creerò momenti di cogestione per dare ai ragazzi la possibilit­à di conoscersi»

 ??  ??
 ??  ?? Percorso lungo Due studenti stranieri. L’integrazio­ne delle seconde generazion­i nel tessuto sociale trentino non è ancora compiuta
Percorso lungo Due studenti stranieri. L’integrazio­ne delle seconde generazion­i nel tessuto sociale trentino non è ancora compiuta
 ??  ?? Preside Alessandra Pasini
Preside Alessandra Pasini
 ??  ?? Assessore Luca Zeni
Assessore Luca Zeni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy