Rifiuti, c’è l’intesa Gilmozzi soddisfatto «Scelta strategica»
L’accordo in vigore da gennaio. I camion saranno 2-3 al giorno. Gilmozzi soddisfatto
Rifiuti, siglato l’accordo sul trasferimento dal Trentino di 15.000 tonnellate di rifiuti l’anno al termovalorizzatore di Bolzano. Da gennaio partiranno 2-3 camion al giorno. Per Kompatscher un impatto minimale. Gilmozzi: soddisfatto.
TRENTO Via libera all’accordo Trento-Bolzano per il trasferimento dal Trentino di 15.000 tonnellate di rifiuti l’anno al termovalorizzatore del capoluogo altoatesino, pari all’11,5% della capacità complessiva dell’impianto. Palazzo Widmann ha dato ieri disco verde al proprio assessore Richard Theiner a stipulare gli accordi necessari con i soggetti coinvolti: la Provincia di Trento, il Comune di Bolzano e i produttori altoatesini di rifiuti speciali.
«Si tratta di un provvedimento utile affinché nel termovalorizzatore vengano conferiti rifiuti nel giusto mix per garantirne da un lato il funzionamento ottimale dell’impianto, garantendo così un miglioramento della qualità delle emissioni in atmosfera, dall’altro l’attivazione a pieno regime del teleriscaldamento, altro provvedimento utile al miglioramento della qualità dell’aria nella città di Bolzano» ha chiarito il Landeshauptmann Arno Kompatscher nel presentare i dettagli dell’accordo. Per conferire i propri rifiuti all’impianto bolzanino la Provincia di Trento pagherà 101 euro/tonnellata, 20 in più rispetto a quanto pagato dal Comuni altoatesini. Il surplus consentirà al Comune di Bolzano di incassare 970.000 euro l’anno rispetto ai 325.000 attuali a titolo di indennizzo. A chi nella sua provincia temeva l’invasione da sud dei camion trentini, Kompatscher ha spiegato che «di fatto cambierà poco o nulla. I camion che oggi conferiscono rifiuti al termovalorizzatore sono una trentina al giorno, da Trento ne arriveranno due, al massimo tre al giorno».
Alla soddisfazione di Kompatscher «per l’ottimo risultato della collaborazione fra i diversi attori che hanno contribuito all’accordo» si è unito anche l’assessore provinciale trentino all’Ambiente Mauro Gilmozzi: «La politica di gestione dei rifiuti delle due Province è mirata a garantire una crescita sostenibile, sfruttando le risorse già disponibili nei rifiuti stessi. Questo accordo è estremamente importante, perché ci permette di affrontare in maniera sinergica alcune criticità, come quella che ci vede conferire ancora in discarica circa 50.000 tonnellate all’anno di rifiuti indifferenziati, facendo sì che la nostra capacità di autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti duri ancora per circa 7 anni».
L’accordo avrà validità di cinque anni rinnovabili a partire dal 1 gennaio 2017. Oltre alla contrarietà dei Verdi, la cui assessora comunale Marialaura Lorenzini ha votato contro la delibera approvata lunedì dalla giunta Caramaschi, ieri si sono registrate anche le proteste dei Freiheitlichen. «Da anni abbiamo messo in guardia contro questo accordo. La giunta Pd guidata dal sindaco Renzo Caramaschi ha svenduto il prezioso benessere ambientale per 500.000 euro di guadagno. Questo dimostra quanto il danno ambientale derivante dal maggiore inquinamento, dovuto anche all’incremento di traffico, sia tenuto in poca considerazione dalla giunta comunale e da quella provinciale bolzanine» è l’attacco di Walter Blaas, Obmann provinciale dei Freihetilichen.
Fortemente critico sull’accordo anche il Movimento 5 Stelle, che punta il dito contro il fatto che Bolzano sia diventata «da pattumiera provinciale a pattumiera regionale grazie al sindaco Caramaschi e all’Svpd. Il Comune guadagnerà 500.000 euro, ma la nostra salute e l’ambiente in cui viviamo vale davvero così poco? Secondo noi invece non ha prezzo. Ogni tonnellata di rifiuti bruciata equivale a 6mila metri cubi di fumi, sostanze gassose, soprattutto anidride carbonica e solforica, ossidi di azoto, metalli pesanti, polveri sottili e ultrasottili».