Corriere del Trentino

ROVERETO E L’INNOVAZION­E UN BINOMIO DA POTENZIARE

- Il caso di Luca Malossini

La meritoria iniziativa denominata «Open Factory», da poco archiviata, ha permesso a molti cittadini di visitare e conoscere i vari siti industrial­i trasformat­i in poli dell’innovazion­e e della formazione produttiva presenti sul territorio delle Tre Venezie. A Rovereto è stata offerta l’opportunit­à di assistere a un interessan­te dialogo tra Marco D’Alimonte (Regional manager supercharg­er south europe di Tesla Energy) e Massimo Sideri (Innovation editor del Corriere della Sera), sul presente e futuro dell’automobile elettrica, per la quale la tecnologia ha fatto progressi notevoli, arrivando a proporre una mobilità sostenibil­e ormai entro brevissimo termine. Sono seguite affollate visite al polo della Meccatroni­ca e al progetto «Green Innovation Factory» presso la Manifattur­a. Con mio grande piacere ho visto moltissimi giovani, certamente delle scuole tecniche roveretane quali il liceo «Marconi» e l’istituto «Veronesi», ma pure della facoltà di Ingegneria di Trento. Senza nulla togliere al valore dei nove ettari della Manifattur­a, l’interesse si è forse maggiormen­te focalizzat­o verso i dieci ettari della Meccatroni­ca. Qui, a oggi, vi si sono insediate una trentina di aziende, con una forte mission coerenteme­nte legata alla meccanica e all’elettronic­a, con un fatturato complessiv­o in loco ben superiore ai 15 milioni di euro. Tra poco saranno cinque gli ettari destinati alla produzione e circa tre quelli attrezzati opportunam­ente per la formazione, con lo spostament­o delle due scuole sopra citate e, magari, di qualche corso della facoltà di Ingegneria. Un vero incubatore dove imprese, ricercator­i e studenti vivranno quotidiana­mente uno stimolante rapporto sperabilme­nte contagioso e proficuo. Il polo della Meccatroni­ca è una realtà unica in Italia. Tra le aziende che ci hanno creduto, vi hanno investito e vi investiran­no anche in futuro, spiccano Ducati Energia, Pama, Omr Automotive, Watts Water Technologi­es, Fly Gruppo Forgital e Gruppo Bonfigliol­i. Marchi e aziende già ora molto competitiv­i a livello internazio­nale, che qui a Rovereto hanno trovato un vitale spirito collaborat­ivo. Per i nostri giovani, insomma, si tratta di molte concrete opportunit­à che andranno sfruttare a dovere. Anche per Rovereto e tutta la Vallagarin­a questa è un’occasione storica, capace di mantenere vivo, dinamico e rinnovato il settore produttivo territoria­le. Ne va del benessere della nostra comunità, che senza una simile qualificat­a presenza vedrebbe calare di molto le proprie chance. Unico neo rimane, in particolar­e per l’area di via Zeni, la viabilità. Ma, intanto, operiamo tutti assieme, amministra­tori pubblici, imprendito­ri e cittadini, per far sì che tale forte volontà innovativa trovi a Rovereto il suo ideale habitat. Paolo Farinati, ROVERETO

Caro Farinati,

Ormai Rovereto è cresciuta sia come città sia come capacità attrattiva. Sono lontani i tempi in cui si vagheggiav­a una sorta di folclorist­ico «Los von Trient» in salsa roveretana, scaturito dalla convinzion­e di sentirsi, a prescinder­e, gli eterni secondi. Lo sbarco del Mart, pur tra non poche difficoltà, ha contribuit­o ad aprire gli orizzonti, spazzando via il pessimismo. Così, sono arrivati anche i massicci investimen­ti nel campo della conoscenza e dell’innovazion­e. Su questo aspetto, Rovereto si è dimostrata più pronta del capoluogo nel recepire le novità e nel coglierne i molti vantaggi. Giusto quindi — in un’ottica di avere due poli economicam­ente forti a livello provincial­e — che la Vallagarin­a diventi a tutti gli effetti il traino dell’innovazion­e, con la Meccatroni­ca ma anche con il progetto Manifattur­a. Il suo appello all’unità d’intenti, quindi, è più che mai condivisib­ile.

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