Corriere del Trentino

«Licenze edilizie, troppi cavilli»

I profession­isti criticano gli uffici tecnici. Lombardo: fiducia nel nuovo dirigente

- Erica Ferro

Rimangono dubbiosi i rappresent­anti degli ordini profession­ali in Trentino sui tempi promessi dal Comune di Trento per le concession­i nel Piano esecutivo di gestione 125 contro gli attuali 145. «I 145 giorni — dicono — sono una media» come a dire che in realtà ne servono anche di più. Ammettono che un processo di migliorame­nto è in atto: «La proposta delle check list è ottima» afferma Gian Maria Barbaresch­i del Comitato interprofe­ssionale degli Ordini e dei collegi tecnici del Trentino. Idea condivisa anche dalla presidente degli architetti Susanna Serafini che però invoca «un approccio più collaborat­ivo e meno fissato sui cavilli e il puro formalismo». Più disilluso il presidente dei geometri Graziano Tamanini che ripone però parecchie speranze «nel nuovo dirigente, Giuliano Franzoi».

TRENTO Riconoscon­o l’impegno dell’amministra­zione per cercare di risolvere una questione sul tavolo da anni, ma la sfiducia, fra le categorie, è palpabile. I rappresent­anti degli ordini profession­ali sono uniti nell’ammettere i passi avanti (uno su tutti, l’introduzio­ne delle check list), ma sui tempi di rilascio delle concession­i edilizie del Comune di Trento rimangono dubbiosi. I 145 giorni che emergono dal Piano esecutivo di gestione del 2015 (Corriere del Trentino di ieri)? «Si tratta di una media» sottolinea­no i profession­isti. Come a dire che in realtà ne occorrono molti di più. Sotto accusa, in particolar­e, «l’approccio troppo formale e cavilloso». Fra gli auspici, tempi più rapidi anche sul fronte dei provvedime­nti in sanatoria.

Potenziare il servizio

«Siamo pronti a collaborar­e con il Comune per trovare ulteriori soluzioni» fa sapere Gian Maria Barbaresch­i, coordinato­re fresco di nomina del Comitato interprofe­ssionale degli ordini e collegi tecnici del Trentino. «Un processo di migliorame­nto è in atto, fino a qualche anno fa per una concession­e edilizia si aspettava anche nove mesi — ammette Barbaresch­i, anche referente della commission­e urbanistic­a dell’ordine degli ingegneri — la proposta delle check list è ottima, così come gli obiettivi di riduzione delle tempistich­e per il 2017 (da 145 a 125 giorni ha reso noto il vicesindac­o Biasioli, ndr). Auspichiam­o, tuttavia, che anche le pratiche che necessitan­o di una regolarizz­azione possano seguire canali rapidi». Perché, spiega l’ingegnere, stando proprio a quanto richiesto dalle check list, un profession­ista prima di presentare un progetto deve verificare che lo stato reale del luogo sia conforme a quello della pratica edilizia precedente: «Se così non fosse, non c’è alternativ­a alla concession­e in sanatoria e in questo caso la forbice è ancora più larga (in media 306 giorni, ndr) — rileva Barbaresch­i — per questo il Comune dovrebbe potenziare il servizio, che al momento ha bisogno di personale qualificat­o che operi in questo senso».

Approccio cavilloso

Anche per Susanna Serafini, presidente dell’ordine degli architetti, quello delle check list «era stato considerat­o strumento importante e utile»: «Richiedere la verifica dei requisiti prima di depositare i documenti dovrebbe servire a rendere omogenei i criteri di valutazion­e di una pratica edilizia — osserva — spero che entro quest’anno possa dare i suoi frutti visto che quasi cinque mesi per ottenere una concession­e è un tempo elevatissi­mo». Oltre all’uniformità, gli architetti — e non sono i soli — chiedono un «approccio più collaborat­ivo»: «Meno fissato sui cavilli e sul puro formalismo e più rivolto al merito — spiega Serafini — chiarament­e sempre nel pieno rispetto delle norme».

Dematerial­izzare

Un pensiero condiviso anche da Claudio Maurina, presidente dell’ordine trentino dei dottori agronomi e forestali, che invoca «un atteggiame­nto più propositiv­o e meno conflittua­le». «Un grosso problema — evidenzia — è quello dell’interpreta­zione della norma». Plaude, a ogni modo, a un’iniziativa del Comune di recente comunicazi­one: «A ogni ordine e collegio profession­ale tecnico è stato chiesto di rendere noti due nomi all’amministra­zione per cominciare la sperimenta­zione di dematerial­izzazione dell’iter di presentazi­one delle pratiche alla commission­e paesaggist­ica — riporta — certo, si tratta di un organismo che i tempi li rispetta sempre, ma mi sembra comunque un primo passo per velocizzar­e i processi».

La struttura

Si dimostra più disilluso, infine, il fronte dei geometri. «Le check list sono un ausilio importante, è vero, anche se sono state proposte dal Comune e accettate dagli ordini e non sono state progettate in maniera condivisa — sottolinea il presidente del collegio provincial­e Graziano Tamanini — tuttavia i problemi rimangono e non mi sembra di intraveder­e a breve una soluzione. Confidiamo nel nuovo dirigente».

È dal primo gennaio, infatti, che è attiva la riorganizz­azione delle strutture comunali relative all’edilizia: per quanto riguarda il settore privato, la guida è stata affidata a Giuliano Franzoi.

 ?? (Foto Rensi) ?? Attesa Alcune case nel centro di Sardagna. Il rilascio delle licenze edilizie nel Comune di Trento avviene in 145 giorni. Ma secondo gli Ordini profession­ali la stima dovrebbe essere rivista verso l’alto
(Foto Rensi) Attesa Alcune case nel centro di Sardagna. Il rilascio delle licenze edilizie nel Comune di Trento avviene in 145 giorni. Ma secondo gli Ordini profession­ali la stima dovrebbe essere rivista verso l’alto

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