Marangoni cede il 49 per cento al gruppo Onyx
Il presidente: «Primo passo, in prospettiva lasceremo il controllo dell’unità»
Marangoni stringe un patto con il gruppo Onyx di Dubai, che entra nella divisione «gomme piene» con la prospettiva, dice Vittorio Marangoni, di salire al controllo.
TRENTO Il gruppo Onyx, che ha base a Dubai e interessi in molti rami commerciali, intende investire anche nel settore pneumatici in Sri Lanka. Per questo sta realizzando un nuovo impianto nella città di Horana, adibito alla produzione di gomme per automobili, e ha chiesto a Marangoni meccanica di fornire tutti macchinari industriali. A Onyx interessano però anche le gomme «piene», così ha firmato un memorandum vincolante che per ora vede il gruppo di Dubai acquisire il 49% della società con cui Marangoni realizza gomme industriali in Sri Lanka, «ma in prospettiva avrà il controllo di tutto il ramo — dice il presidente Vittorio Marangoni — consentendo a questo business di svilupparsi con forza». In questa prospettiva le linee di produzione gomme piene di Rovereto sono destinate a rimanere, «con questo accordo la delocalizzazione non avrà applicazione» afferma il neo-presidente.
L’amministratore delegato Dino Maggioni, nelle scorse settimane, aveva anticipato che quella delle gomme piene sarebbe diventata un’unità di business a se stante. È composta Marangoni industrial tyres Lanka (Private) Limited (in Sri Lanka); Marangoni industrie manutention (Francia); Wenzel industrie Gmbh (Germania) e Marangoni industrial Tyres srl (Italia) di prossima costituzione. In tutto la produzione è di 7.000 tonnellate all’anno e supera i 30 milioni di euro di fatturato. Commercializza in 40 Paesi e ha una quota di mercato del 15%. I marchi sono posizionati nel segmento «premium». Dopo la firma del memorandum, il 49% della società in Sri Lanka passa a Onyx, che in prospettiva prenderà il controllo di tutto il ramo.
Onyx group è un colosso degli Emirati Arabi Uniti, le cui conglomerate sono attive in vari settori: edilizio, manifatturiero, immobiliare, alberghiero e catering industriale. Ceylon Steel Corporation, azienda leader dell’acciaio in Sri Lanka (la divisione che ha firmato il memorandum con Marangoni), Marriott Hotel e Marriott Executive, Al Jaddaf Dubai, Onyx Industries e Onyx Building Systems sono alcune delle società appartenenti al gruppo, che conta circa 2000 dipendenti.
Nell’ambito dei tagli del 2016 allo stabilimento di Rovereto, si prospettava una seconda tranche di sacrifici quest’anno, proprio legati alla delocalizzazione delle linee gomme piene. Ma il memorandum prevede che «Marangoni continuerà a produrre per Onyx la gamma attuale di gomme industriali a Rovereto». Per ora i sindacati non commentano questa «novità assoluta». Ne chiederanno conto nell’incontro del prossimo 25 gennaio.
Dando uno sguardo generale al gruppo Marangoni — dopo 70 anni di attività che l’hanno fatta diventare leader mondiale nel settore ricostruzioni, costruzione macchinari, gomme industriali e mescole tecniche —, si evince che nel 2015 i ricavi sono stati di 342 milioni di euro, con circa 1.500 dipendenti in tutto il mondo. Nell’esercizio 2016, il perimetro su cui la società sta elaborando il bilancio varierà notevolmente, data la cessione della divisione Pneusmarket (commerciale), che comporterà una diminuzione du ricavi nell’ordine di 50-60 milioni di euro. Il neopresidente Vittorio Marangoni sottolinea: «L’accordo con Onyx si inserisce nella nuova strategia di focalizzazione del gruppo sui core market per quanto riguarda la ricostruzione, i macchinari e le mescole per articolo tecnico, insieme allo sviluppo di solide collaborazioni a lungo termine legate alla tecnologia, alla produzione e alla commercializzazione».
L’impianto di produzione di pneumatici per autoveicoli, a Horana, uno dei maggiori siti per la produzione di gomma naturale, costerà 75 milioni di dollari. Il presidente del gruppo Onyx, Nandana Lokuwithana, fa sapere che «i lavori di costruzione saranno terminati entro sedici mesi. Grazie al supporto fornito dalla Marangoni, il passo successivo sarà l’installazione dei macchinari ed entro il terzo trimestre dell’anno prossimo verranno prodotte le prime gomme per autoveicoli».