Lombardo: «Stato di disagio reale, ma il Comune si è mosso»
Emanuele Lombardo, presidente della commissione per l’urbanistica, rispetto all’annosa questione dei tempi di rilascio delle concessioni edilizie, l’organismo che presiede ha messo in campo azioni specifiche?
«Si tratta di uno stato di disagio che non si può nascondere e che spesso abbiamo rilevato, fornendo input sia in ambito di maggioranza che di opposizione. È un tema di cui si è parlato a più riprese anche in commissione».
Avete ricevuto segnalazioni da parte dei cittadini?
«Non direttamente da quanto mi risulta, ma i consiglieri hanno riportato delle sollecitazioni ricevute da conoscenti o persone impegnate a ottenere la licenza edilizia. Io stesso l’ho fatto. Però l’impegno da parte di sindaco e vicesindaco per migliorare la situazione c’è stato: le strutture sono state riorganizzate e c’è un nuovo dirigente (Giuliano Franzoi, ndr), si è ventilata inoltre l’ipotesi di individuare dei tecnici a integrazione del servizio di sportello. Bisogna aspettare qualche mese per valutare i risultati. E non si può non tenere conto della nuova legge provinciale».
Si riferisce ai controlli delle Scia?
«Non voglio creare scusanti, ma se prima i controlli erano a campione, ora le pratiche vanno esaminate tutte e l’impegno è notevole, soprattutto in una città come Trento».