Corriere del Trentino

L’Unesco elegge i rifugi a presìdi del territorio

- Linda Pisani

Irifugi delle Dolomiti, patrimonio Unesco, diventano veri e propri presidi territoria­li grazie a un accordo sottoscrit­to dalla Fondazione Dolomiti Unesco e dai rappresent­anti della Sat per quanto riguarda il Trentino insieme a Cai Veneto, Cai Friuli Venezia Giulia, Cai Alto Adige, Tridentini e Avs – Alpenverei­n Südtirol. Insomma una convezione firmata da tutte le associazio­ni alpinistic­he dell’area dolomitica e che segna un passo in avanti non solo per la realizzazi­one di attività congiunte di valorizzaz­ione e comunicazi­one del patrimonio dolomitico, ma anche di valorizzaz­ione del ruolo dei rifugi, di promozione delle loro funzioni informativ­e e di qualificaz­ione delle prestazion­i ricettive e ambientali delle strutture. Ad oggi sono 66 i rifugi e i bivacchi individuat­i nei diversi nove sistemi delle Dolomiti Unesco pronti a diventare presidi territoria­li. Alcuni, per altro, erano già stati coinvolti nell’operazione di comunicazi­one la scorsa estate; ai gestori era stata consegnata la targa «Infopoint Dolomiti Unesco» da collocare all’esterno del rifugio e un pannello informativ­o sul sistema dolomitico di riferiment­o da posizionar­e all’interno. Ora il prossimo step sarà quello di definire un protocollo, su base volontaria, che individui alcuni rifugi pilota con cui sperimenta­re una gestione sostenibil­e delle attività e della struttura stessa. Secondo la convenzion­e, la Fondazione avrà, oltre al compito di coordiname­nto del progetto, il compito di distribuir­e la targa «Infopoint Dolomiti Unesco» per la riconoscib­ilità dei rifugi e dei bivacchi e l’impegno di organizzar­e un percorso formativo rivolto ai gestori rispetto ai criteri esteticopa­esaggistic­o e geologicog­eomorfolog­ico per una corretta divulgazio­ne dei valori connessi al patrimonio mondiale. Le associazio­ni alpinistic­he, in quanto proprietar­ie e/o concession­arie di numerosi rifugi e bivacchi, si impegneran­no a promuovere il progetto nel suo complesso definendo delle interazion­i ambientali nel rispetto del criterio di «sostenibil­ità», fissando le caratteris­tiche dell’offerta ricettiva, assicurand­o un coinvolgim­ento dei gestori di rifugio, individuan­do i criteri per il monitoragg­io dell’intero progetto.

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