L’Unesco elegge i rifugi a presìdi del territorio
Irifugi delle Dolomiti, patrimonio Unesco, diventano veri e propri presidi territoriali grazie a un accordo sottoscritto dalla Fondazione Dolomiti Unesco e dai rappresentanti della Sat per quanto riguarda il Trentino insieme a Cai Veneto, Cai Friuli Venezia Giulia, Cai Alto Adige, Tridentini e Avs – Alpenverein Südtirol. Insomma una convezione firmata da tutte le associazioni alpinistiche dell’area dolomitica e che segna un passo in avanti non solo per la realizzazione di attività congiunte di valorizzazione e comunicazione del patrimonio dolomitico, ma anche di valorizzazione del ruolo dei rifugi, di promozione delle loro funzioni informative e di qualificazione delle prestazioni ricettive e ambientali delle strutture. Ad oggi sono 66 i rifugi e i bivacchi individuati nei diversi nove sistemi delle Dolomiti Unesco pronti a diventare presidi territoriali. Alcuni, per altro, erano già stati coinvolti nell’operazione di comunicazione la scorsa estate; ai gestori era stata consegnata la targa «Infopoint Dolomiti Unesco» da collocare all’esterno del rifugio e un pannello informativo sul sistema dolomitico di riferimento da posizionare all’interno. Ora il prossimo step sarà quello di definire un protocollo, su base volontaria, che individui alcuni rifugi pilota con cui sperimentare una gestione sostenibile delle attività e della struttura stessa. Secondo la convenzione, la Fondazione avrà, oltre al compito di coordinamento del progetto, il compito di distribuire la targa «Infopoint Dolomiti Unesco» per la riconoscibilità dei rifugi e dei bivacchi e l’impegno di organizzare un percorso formativo rivolto ai gestori rispetto ai criteri esteticopaesaggistico e geologicogeomorfologico per una corretta divulgazione dei valori connessi al patrimonio mondiale. Le associazioni alpinistiche, in quanto proprietarie e/o concessionarie di numerosi rifugi e bivacchi, si impegneranno a promuovere il progetto nel suo complesso definendo delle interazioni ambientali nel rispetto del criterio di «sostenibilità», fissando le caratteristiche dell’offerta ricettiva, assicurando un coinvolgimento dei gestori di rifugio, individuando i criteri per il monitoraggio dell’intero progetto.