Polizia penitenziaria, proclamato lo stato di agitazione
Carenza di organico: sindacati sul piede di guerra. Chiesti 20 nuovi agenti per la casa circondariale di Spini
TRENTO «Ora basta!». Le lettere, gli appelli non sono stati sufficienti. Da mesi i sindacati lamentano la gravissima carenza di organico in seno alla polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Spini di Gardolo. Ma dall’amministrazione penitenziaria non è arrivata alcuna risposta. Silenzio. Nessun intervento e ora i sindacati sono sul piede di guerra e hanno proclamato lo stato di agitazione. Il primo passo verso una protesta «dura».
Le sigle sindacali Sappe, Osapp, Uil-Pa, Sinappe, CislFp, Uspp, Cnpp e Cgil Fp, sono pronti ad intraprendere «ogni tipo di iniziativa possibile in caso di inerzia dei superiori uffici centrali».
Con una nota, a firma di tutte le sigle, i sindacati tracciano, ancora una volta, la problematica situazione del carcere di Spini di Gardolo, struttura nuova, moderna, costosa, ma che da tempo è caratterizzata da una cronica carenza di personale della polizia penitenziaria e da numeri, in termini di detenuti, decisamente lontani dagli accordi intrapresi al momento dell’apertura del carcere. «A fronte di una popolazione detentiva, prevista e tollerabile, di 240 reclusi — chiariscono le organizzazioni sindacali — così come da accordo tra Stato e Provincia, stabilito all’atto dell’apertura, purtroppo ad oggi la giacenza media si attesta sui 360 detenuti e pare sino al raggiungimento di ben 418 utenti, come previsto dal Dipartimento di Roma, con conseguente peggioramento delle condizioni di vita degli stessi e il collasso della struttura». I sindacati lamentano anche l’aumento di prestazioni dovute a emergenze sanitarie e carichi di lavoro diventati «insostenibili». Gli agenti in servizio sono 130 a fronte dei 214 previsti. Una carenza di organico importante che in futuro potrebbe mettere a rischio anche i riposi settimanali e i congedi dei poliziotti. I sindacati lanciano un appello alla Provincia e al Commissario del governo per porre fine all’emergenza e chiedono 20 nuovi agenti.