Una giornata per non dimenticare
Dalle pièce di Fracalossi e della Prometeo a mostre e presentazioni di libri Tanti eventi in regione per ricordare la Shoah. Attive anche le scuole
«Proprio così, punto per punto: vagoni merci, chiusi dall’esterno, e dentro uomini donne bambini compressi senza pietà, come merce di dozzina, in viaggio verso il nulla, in viaggio all’ingiù, verso il fondo. Questa volta dentro siamo noi».
«Questa volta dentro siamo noi»: un’affermazione in apparenza tanto «normale» da rischiare di scivolare via inosservata. Con la precisione cristallina che contraddistingue la sua scrittura, in Se questo è un uomo Primo Levi l’utilizza come caposaldo, e al contempo con totale disincanto, per sottolineare l’ineluttabilità quasi «banale» del vortice inumano che ha risucchiato la sua vita e quella dei tanti compagni di viaggio. In questo senso, l’appuntamento con il Giorno della Memoria — fissato il 27 gennaio per ricordare il giorno del 1945 in cui le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz — intende chiamare in causa la responsabilità di ciascuno di noi affinché la «banalità del male» percorsa da Hannah Arendt possa essere davvero un «mai più». Perché, come osserva Francesco De Gregori «la storia siamo noi, attenzione, nessuno si senta escluso».
Anche nella nostra regione tale anniversario viene ricordato con un ricco calendario di eventi, che spaziano dal teatro al cinema, dalle mostre bibliografiche ai recital a diverse forme di commemorazione nelle scuole. Oggi alle 10.35 – con introduzione di Enrico Franco direttore del Corriere del Trentino, Corriere dell’Alto Adige, Corriere di Bologna - si svolgerà la cerimonia di intitolazione ad Arpad Weisz del palazzetto dello sport della sede di Cavalese dell’istituto di istruzione La Rosa Bianca-Weisse Rose. Una storia quella di Weisz riemersa solo nel 2007 con la pubblicazione del libro Dallo scudetto ad Auschwitz. Storia di Arpad Weisz, allenatore ebreo di Matteo Marani. Ungherese di nascita e di famiglia ebrea, dopo una carriera da calciatore, vince i campionati del 1936 e 1937 da allenatore del Bologna, per poi essere bandito dal mondo dello sport con l’emanazione delle leggi razziali. Morirà in una camera a gas ad Auschwitz il 31 gennaio 1944.
L’ininterrotto impegno del Club Armonia affida quest’anno la riflessione sulla memoria a Eppure non ho paura, atto unico su testo di Renzo Fracalossi. Undici date distribuite su tutto il territorio provinciale portano l’attenzione sul Frauenkonzentrationslager di Ravensbrück (prima rappresentazione martedì, sala della biblioteca di Cles alle 20.30).
Domenica alle 20.45 presso il teatro di Aldeno, invece, è in programma Il magnifico impostore. Giorgio Perlasca, recital di Alessandra Domeneghini che narra le vicende dell’uomo che salvò 5.218 ebrei ungheresi.
Molteplici sono le iniziative promosse dalle biblioteche: menzioniamo Pagine per non dimenticare e La Shoah, per non dimenticare, le mostre che da martedì al 4 febbraio si svolgeranno rispettivamente a Tesero e a Levico. Da lunedì e fino al 3 febbraio anche a Trento, Palazzo Calepini, sarà allestita La persecuzione degli ebrei in Italia 1938-1945 attraverso i documenti dell’epoca, un’esposizione composta da 38 pannelli.
Non da meno è l’impegno da parte delle scuole sul tema della memoria: mercoledì pomeriggio il reduce Bruno Bertoldi, classe 1918, incontra gli studenti dell’Istituto Marie Curie di Pergine, mentre alle scuole medie Vigo di Fassa venerdì 27 è il turno di Richard Loewy e l doer de la recordanza, il documentario a cura di Fabio Chiocchetti e Giorgio Jellici.
E ancora, Antonella Zamboni, dirigente del liceo Andrea Maffei di Riva del Garda, ci racconta che «il Giorno della Memoria, con il supporto del Rotary club di Riva, i ragazzi organizzano delle attività nelle singole classi. A ciò seguono dei confronti tematici, mentre un gruppo di un centinaio di studenti si concentrerà sull’intervento di Enrico Franco in aula magna. A ciò si aggiunge l’organizzazione di una mostra sui nazionalismi, aperta anche alla cittadinanza» conclude. Anche al Floriani di Riva sono gli studenti a organizzare «un viaggio della memoria che – come spiega la professoressa Anita Covi – si articola in tre tappe: il primo spazio è dedicato a un video da loro assemblato, si prosegue con delle letture, e quindi, accompagnati da un pianoforte e una chitarra, si darà spazio alla poesia».
Sempre a Riva, il 27 a partire dalle 9 presso la biblioteca civica, sarà proiettato Shoah, il monumentale documentario di nove ore realizzato da Claude Lanzmann sullo sterminio degli ebrei durante la seconda guerra mondiale.
Del nutrito calendario di eventi bolzanini, ricordiamo domenica, alle 16.30, al teatro Cristallo, La terra promessa. 1939 – opzioni. Le iniziative si intensificano tra il 25 e il 27 gennaio: presso la sala rappresentanza del Comune di Bolzano si svolgerà il Remember festival a cura del centro giovanile Villa delle Rose, mentre il 25 e il 26, al mattino per le scuole, alle 20.30 per la cittadinanza, sarà rappresentato Platino, uno spettacolo teatrale con dibattito finale alla presenza di Carla Giacomozzi (Archivio storico Bolzano), a cura di Prometeo. Ancora il 26 alle 18 presso il centro culturale Trevi sarà presentato Buchenwald di Arnaldo Loner.
Il 27 gennaio è la giornata della commemorazione ufficiale, l’inizio è previsto alle 10.15 con la deposizione di corone in via Resia 80 in memoria dei deportati del Lager e dei Sinti vittime dell’Olocausto con breve lettura a cura del centro giovanile Villa delle Rose. Alle ore 17.30, poi, al Palazzo Ducale di Bolzano, avrà luogo un momento commemorativo dedicato alla lettura di testimonianze storiche di altoatesini vittime della Shoah, accompagnata da brani musicali eseguiti dalla solista Rachela Wasilewska.