UN TERMOMETRO DA CONTROLLARE
Spesa al mercato, pranzo al ristorante, muoversi in città con auto, taxi e bus, pagare le bollette (gas, acqua, riscaldamento e rifiuti): il termometro della banca dati Numbeo così misura la temperatura del costo della vita in 484 località del mondo rispetto all’indice di New York. Temperature basse o alte e in diminuzione o aumento costante, rispettivamente la deflazione e l’inflazione, sottopongono l’organismo economico della città a stress eccessivi. Con prezzi in discesa prolungata, i consumatori vedono salire il loro potere d’acquisto. L’attesa di più corposi cali, li spinge a posticipare le compere. Intanto, le somme accantonate rendono poco o nulla con tassi d’interesse intorno allo zero. La debole domanda mette in difficoltà le imprese che rinviano gli investimenti a tempi migliori e tagliano posti di lavoro. Per contro, un forte aumento della pressione sui prezzi li porta al surriscaldamento. Il potere d’acquisto dei consumatori viene tosato. L’aspettativa di ulteriori rialzi induce ad anticipare gli acquisti e a chiedere maggiori salari. Se ottenuti, il valore nominale della moneta cresce mentre i risparmi rendono di più con tassi d’interesse in ascesa. Ma il fuoco dell’inflazione acceso dalla spirale prezzi-salari riduce in polvere i (presunti) guadagni e manda in tilt i circuiti dell’economia. Dopo anni in cui lo spettro della deflazione ha veleggiato sull’economia, all’avvio del 2017 il termometro di Numbeo del costo della vita colloca Bolzano al 79mo posto, nella fascia delle città più costose. Trento si trova nella zona intermedia in 194ma posizione, con un costo più basso dell’11,3% rispetto al capoluogo altoatesino. Compreso l’affitto della casa, per lo stesso standard di vita si spendono a Trento circa 340 euro meno che a Bolzano. Tra i capoluoghi del Nordest, Venezia (12ma) e Trieste (70ma) sono più care delle nostre due città, mentre Bologna precede Trento di due posizioni. Quest’ultima si mostra, dunque, allo specchio dei dati di Numbeo, città particolarmente attrattiva. Il costo reale della vita non è però l’equipollente del costo dello stile di vita. Il futuro dell’attrattività delle nostre città dipende dalla capacità di annodare i due costi avendo cura della misura del primo e degli aspetti soggettivi del secondo. In particolare, la temperatura di domani del vivere a Trento o a Bolzano sarà il risultato dell’offerta, confezionata oggi, di beni e servizi i cui prezzi tengano a bada i mostri aggressivi della deflazione e dell’inflazione fuori controllo.