Coordinati da Trento 800 soccorritori
Centro Italia, videoconferenza con Gentiloni. Due elicotteri per l’hotel sotto la slavina
TRENTO Terremoto e neve: l’emergenza nel centro Italia si complica e la protezione civile trentina ha già fatto i bagagli ed è già operativa in centro Italia. Sono già sul campo, a Montorio sul Vomano, i volontari mobilitati mercoledì a seguito delle pesanti nevicate che hanno colpito le zone terremotate. La Protezione civile trentina in queste ore drammatiche sta coordinando più di 800 soccorritori, provenienti da regioni diverse, un numero consistente che è destinato a crescere per far fronte all’emergenza. Dal Trentino Alto Adige sono partiti circa 50 volontari, tra vigili del fuoco del distretto di Fondo e tecnici della Provincia. Ma quello che serve in realtà sono i mezzi: per questo sono stati impiegati 8 camion, 8 frese pesanti, 7 frese manuali, 2 pale movimento neve, 2 pik up per trasportare il gasolio e un’officina mobile. Questo è ciò che serve per farsi strada nelle vie bloccate dalla neve e per liberare la popolazione della zona: priorità assoluta per i nostri volontari dislocati nei diversi paesi rimasti isolati. Tra gli interventi coordinati dalla protezione civile di Trento c’è anche l’operazione di soccorso nell’Hotel Rigopiano a Farindola (travolto da una valanga), dove sono stati inviati due elicotteri dal Veneto in aiuto al personale del soccorso alpino, che sta continuando a scavare nella neve alla ricerca dei dispersi. La sala operativa di Trento è in permanente collegamento con il centro operativo della protezione civile nazionale per monitorare la situazione attraverso videoconferenze alle quali ieri ha assistito anche il presidente del consiglio Paolo Gentiloni. In tutte le zone si continua a lavorare sulla viabilità e sullo sgombero della neve dai tetti. Per ora quindi, l’unica buona notizia è che non nevica più e le previsioni per oggi indicano un leggero miglioramento.